
L’impatto dei dazi sulle case automobilistiche europee
L’annuncio dei dazi del 25% sulle auto prodotte in Europa,生效日期 il 3 aprile, ha scosso le Borse europee, colpendo in particolare i marchi tedeschi. Questi ultimi rappresentano la fetta maggiore delle importazioni statunitensi di auto dal Vecchio Continente, con un valore di 24,8 miliardi di dollari nel 2024 e 446.566 veicoli. Porsche e Mercedes Benz sono tra i marchi più colpiti, con un impatto potenziale stimato di 3,4 miliardi di euro. Anche Bmw e Volkswagen, proprietaria dei marchi Audi e Lamborghini, hanno subito perdite significative. A Londra, Aston Martin Lagonda ha registrato una performance ancora peggiore.
Ferrari controtendenza: la strategia di risposta ai dazi
In controtendenza rispetto al mercato, Ferrari ha invertito la rotta, guadagnando terreno grazie alla conferma degli obiettivi finanziari per l’anno in corso. La casa di Maranello ha annunciato che risponderà ai dazi di Trump aumentando i prezzi del 10%. Al contrario, il gruppo franco-italiano Stellantis ha subito pesanti perdite, nonostante la sua consolidata rete produttiva negli Stati Uniti per Jeep e Chrysler. Renault, invece, ha attraversato la giornata indenne, grazie alle sue vendite concentrate principalmente in Europa.
Effetti a Wall Street: General Motors crolla, Tesla guadagna
Anche Wall Street ha risentito delle tensioni commerciali, con General Motors che ha subito un crollo significativo e Ford che ha fatto un passo indietro. Entrambe le aziende hanno stabilimenti in Messico, paese colpito dai dazi al pari del Canada e dell’Europa. In controtendenza, Tesla ha guadagnato terreno, beneficiando del fatto che produce esclusivamente negli Stati Uniti.
L’oro ai massimi storici: bene rifugio per gli investitori
L’incertezza generata dalla guerra commerciale ha spinto gli investitori verso beni rifugio come l’oro, che ha toccato nuovi massimi storici, superando i 3.100 dollari l’oncia nel corso della giornata. Goldman Sachs prevede che il prezzo dell’oro possa raggiungere i 3.300 dollari entro la fine dell’anno, anche a causa della crescente domanda da parte delle banche centrali.
Implicazioni a lungo termine e possibili scenari
L’imposizione di dazi da parte di Donald Trump rappresenta un duro colpo per l’industria automobilistica europea e per l’economia globale. Le tensioni commerciali potrebbero intensificarsi ulteriormente, con conseguenze negative per la crescita economica e per la stabilità dei mercati finanziari. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri e valutare le possibili contromisure da parte dei governi e delle aziende coinvolte. La strategia di Ferrari di aumentare i prezzi potrebbe essere un modello per altre aziende del lusso, ma non è detto che possa essere applicata a tutti i settori. L’aumento della domanda di oro come bene rifugio evidenzia la crescente incertezza e la necessità per gli investitori di diversificare i propri portafogli.