
La dichiarazione di Ambrosini
Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan, ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo al futuro dello stadio San Siro e alla costruzione di un nuovo impianto a Milano. Durante la presentazione della Milano Marathon, tenutasi presso la sede del Comune di Milano, Ambrosini ha affermato: “Penso sia inevitabile che si vada verso un nuovo stadio, per stare al passo con quello che succede nel mondo e soprattutto per le società che hanno bisogno di aumentare i ricavi”.
Il legame con San Siro e la necessità di evoluzione
Ambrosini, pur riconoscendo il forte legame emotivo con San Siro, dove ha vissuto i momenti più importanti della sua carriera, ha sottolineato la necessità di un cambiamento: “Lo dice uno che dentro San Siro ci ha passato i momenti più belli della sua vita, è un enorme peccato ma penso sia qualcosa di inevitabile”. Questa affermazione evidenzia un conflitto tra il valore storico e affettivo dello stadio Meazza e le esigenze economiche e strutturali delle società calcistiche moderne.
Tempi e decisioni
L’ex giocatore ha anche espresso un parere sui tempi di realizzazione del progetto: “Si poteva accelerare un po’ tutto, la decisione di fare la cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici a San Siro penso che abbia dilatato i tempi”. Secondo Ambrosini, la scelta di utilizzare San Siro per l’inaugurazione delle Olimpiadi ha contribuito a rallentare il processo decisionale e la pianificazione del nuovo stadio.
Il futuro di San Siro
Il progetto prevede una parziale demolizione e rifunzionalizzazione del Meazza. Sebbene i dettagli specifici non siano stati menzionati nella notizia, è plausibile che l’area venga riqualificata con nuove strutture e servizi, mantenendo una parte della memoria storica del luogo.
Un equilibrio tra tradizione e progresso
Le parole di Ambrosini riflettono una realtà complessa: da un lato, il desiderio di preservare un simbolo storico come San Siro; dall’altro, la necessità di adeguarsi agli standard internazionali e di garantire alle società calcistiche strutture moderne e redditizie. La sfida sarà trovare un equilibrio tra questi due aspetti, assicurando che il nuovo stadio possa rappresentare un valore aggiunto per la città di Milano e per il calcio italiano.