
Crollo Demografico e Tetto di Spesa: le Sfide del Mercato Scolastico
Il settore scolastico sta affrontando una duplice sfida: da un lato, il calo demografico riduce il mercato complessivo; dall’altro, il tetto di spesa per i libri scolastici, invariato da oltre 15 anni, si è eroso nel tempo, rendendo difficile per gli insegnanti indicare i testi da acquistare e penalizzando gli editori. Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), ha sollevato queste preoccupazioni durante un’audizione al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguita da un Forum ANSA dedicato ai temi dell’editoria, della lettura e della diffusione dei libri.
Proposte per il Futuro: Detrazioni Fiscali e Revisione del Sistema
Cipolletta ha accolto positivamente l’indicizzazione del tetto di spesa a partire dal 2025, varata dal ministro Valditara, ma ha sottolineato che questa misura non risana il passato. Per affrontare il problema della capienza delle famiglie, l’AIE propone di superare il sistema del tetto e introdurre detrazioni fiscali, magari combinate con il livello di reddito, per consentire alle famiglie di investire nell’apprendimento. Questa soluzione, secondo Cipolletta, permetterebbe agli editori di lavorare in modo più sereno, senza stress eccessivi.
Il Mondo Accademico: Appunti e Fotocopie a Bassa Qualità Informativa
Un altro tema sollevato da Cipolletta riguarda il mondo accademico e professionale, dove una minoranza legge libri, preferendo appunti, fotocopie e slide. Pur riconoscendo l’utilità di questi strumenti, Cipolletta ne sottolinea la bassa qualità informativa. L’AIE sta collaborando con il ministero per trovare soluzioni, tra cui la possibilità di introdurre deduzioni fiscali per incentivare l’acquisto di libri anche in questo settore.
Calo della Lettura e delle Vendite: l’Impatto delle Nuove Misure di Sostegno
Nel 2024, si è registrato un calo della lettura e delle vendite di libri, dovuto in parte alla modifica delle misure di sostegno al libro. In particolare, è venuto meno il finanziamento per le biblioteche (30 milioni di euro) ed è stata modificata la 18App, sostituita dalla Carta della Cultura e dalla Carta del Merito. Cipolletta ha spiegato che queste nuove carte hanno funzionato meno, sia per la riduzione delle risorse, sia per la loro maggiore complessità. La 18App era un sistema universale, mentre le nuove carte richiedono certificazioni e sono destinate solo a chi ha un certo punteggio scolastico o un reddito basso. Questo ha comportato una spesa inferiore alle previsioni (circa 100 milioni di euro su 190 stanziati).
Prospettive per il 2025: un Anno Ancora Difficile
Le prospettive per il 2025 non sono rosee. Nonostante il ministro Giuli abbia reinserito il finanziamento delle biblioteche (25 milioni di euro), l’effetto della modifica delle Carte sarà a pieno regime. A differenza del 2024, non ci sarà più la coda della 18App, e i primi mesi dell’anno stanno già registrando un calo delle vendite. Cipolletta auspica una riflessione su questo sistema, che è stato preso a modello da altri Paesi europei, e confida in una decisione condivisa con il ministro Giuli, con cui è stato concordato un monitoraggio del processo delle carte.
Un Appello alla Responsabilità Collettiva per la Cultura
La situazione descritta da Cipolletta evidenzia la necessità di un intervento urgente e coordinato per sostenere il settore editoriale e promuovere la lettura in Italia. Le proposte avanzate, come le detrazioni fiscali e la revisione delle misure di sostegno, mirano a rendere più accessibili i libri e a incentivare l’investimento nell’istruzione. È fondamentale che il Governo, gli editori e la società civile collaborino per garantire un futuro prospero alla cultura e all’editoria italiana.