
Debiti residui: un quadro allarmante
Durante un’audizione al Senato, Vincenzo Carbone, direttore dell’Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha fornito dati preoccupanti sulla situazione dei debiti fiscali in Italia. Secondo Carbone, circa 22,3 milioni di contribuenti presentano debiti residui da riscuotere. Di questi, 3,5 milioni sono persone giuridiche, mentre i restanti 18,8 milioni sono persone fisiche, tra cui 2,9 milioni con un’attività economica. Un dato particolarmente allarmante è l’elevata recidività: il 60% dei soggetti iscritti a ruolo è stato iscritto per almeno 10 differenti annualità, indicando una difficoltà cronica nel rispettare gli obblighi fiscali.
L’impatto della ‘Rottamazione-quater’
Carbone ha anche analizzato l’impatto della ‘Rottamazione-quater’ sul magazzino dei debiti fiscali. Al 31 dicembre 2024, l’importo riscosso ammonta a 12,2 miliardi di euro, con un tasso di decadenza del 49%. Tuttavia, se i contribuenti con piani rateali in corso dovessero proseguire regolarmente con i pagamenti, l’impatto complessivo della ‘Rottamazione-quater’ potrebbe raggiungere un valore massimo di circa 38,5 miliardi di euro. È importante sottolineare che questi sono dati preliminari e l’effettivo impatto potrà essere valutato solo al termine di tutte le scadenze rateali.
Rischi e anomalie nella nuova rottamazione
La nuova rottamazione introduce un meccanismo di flessibilità che consente ai contribuenti di non pagare fino a 7 rate senza incorrere nella decadenza. Sebbene questa misura possa sembrare vantaggiosa per i contribuenti in difficoltà, Carbone ha evidenziato i potenziali effetti finanziari negativi a breve e medio termine. In particolare, ha espresso preoccupazione per la possibilità di un utilizzo strumentale dell’istituto da parte dei debitori, con il rischio di un aumento dei tassi di decadenza, già elevati nelle precedenti misure di definizione agevolata. Questa situazione anomala potrebbe compromettere l’efficacia della rottamazione e generare ulteriori problemi per l’erario.
Equilibrio tra agevolazioni e responsabilità fiscale
La situazione descritta da Carbone solleva interrogativi importanti sull’equilibrio tra la necessità di agevolare i contribuenti in difficoltà e la responsabilità di garantire il rispetto degli obblighi fiscali. Le misure di rottamazione possono rappresentare un’opportunità per sanare posizioni debitorie, ma è fondamentale evitare che diventino uno strumento per eludere il pagamento delle imposte. Sarà necessario monitorare attentamente l’andamento della nuova rottamazione e valutare l’opportunità di introdurre correttivi per prevenire abusi e garantire la sostenibilità del sistema fiscale.