
Un momento storico per il CIO: una donna africana alla guida
Durante il convegno “Sport e Inclusione – Diciamo no alle discriminazioni”, tenutosi al Salone d’Onore del Coni, Giovanni Malagò ha annunciato l’elezione di una figura di spicco alla guida del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Si tratta di una donna, africana, bianca, madre di due figli, una 41enne con una carriera sportiva incredibile alle spalle. Malagò ha sottolineato come questa nomina rappresenti un segnale “pazzesco” di inclusione e progresso.
Un profilo eccezionale: olimpionica e ministro dello sport
La neo-eletta presidente del CIO è una figura di grande rilievo nel panorama sportivo internazionale. Oltre ad essere stata una delle più grandi dorsiste della storia e olimpionica, attualmente ricopre la carica di ministro dello sport e dei giovani nello Zimbabwe. È inoltre nota per essere una portabandiera delle battaglie a carattere razziale, un impegno che aggiunge ulteriore significato alla sua elezione.
L’importanza dell’inclusione nello sport: un dibattito globale
Malagò ha evidenziato come il tema dell’inclusione sia un dibattito centrale non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Ha sottolineato come lo sport italiano stia vivendo un momento di grande successo, non solo per i risultati ottenuti nelle diverse discipline, ma anche per l’impegno profuso nella promozione dell’inclusione. “Gli italiani sono fieri di quello che stiamo facendo non solo perché siamo vincenti in tante discipline, ma anche in quello che stiamo facendo e che è racchiuso in questa parola che è inclusione”, ha affermato Malagò.
L’impegno del Coni: un esempio da seguire
Il presidente del Coni ha ribadito l’importanza di condividere questo percorso di inclusione e di essere un esempio per il Paese. La nomina della donna africana a capo del CIO rappresenta un passo significativo verso un mondo sportivo più equo e inclusivo, un obiettivo che il Coni si impegna a perseguire con determinazione.
Un passo avanti per lo sport e la società
L’elezione di una donna africana alla guida del CIO è un evento di portata storica che va ben oltre il mondo dello sport. Rappresenta un segnale forte di cambiamento e di apertura verso una società più inclusiva e rappresentativa. La sua figura, con un passato da atleta di successo e un presente da ministro impegnato nella lotta contro le discriminazioni, incarna i valori di uguaglianza e rispetto che lo sport dovrebbe promuovere.