
L’allarme di Mercalli al Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici
Durante il diciottesimo Dialogo euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici, tenutosi presso il museo archeologico di Marsala, il noto meteorologo Luca Mercalli ha lanciato un allarme preoccupante riguardo agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici sui siti culturali. L’evento, patrocinato dall’assessorato regionale al Turismo e con il contributo del Coppem, ha visto un confronto internazionale tra esperti, focalizzato sulle emergenze climatiche che minacciano il patrimonio culturale.
Siti a rischio: da Venezia a Siracusa, un patrimonio in pericolo
Mercalli ha sottolineato come il rischio non sia limitato a Venezia, ma si estenda a numerosi parchi archeologici, antichi teatri e complessi di mosaici in tutta l’area euromediterranea. “Parchi archeologici, antichi teatri, un complesso di mosaici possono essere danneggiati irrimediabilmente da un’alluvione; un sito vicino al mare rischia di essere sommerso”, ha affermato il meteorologo, evidenziando la vulnerabilità di siti come Siracusa, Marsala, Gela e Selinunte, particolarmente esposti a temperature estreme e all’innalzamento del livello del mare.
Un appello all’azione: meno armi, più pannelli solari
Di fronte a questa minaccia, Mercalli ha lanciato un appello accorato: “Meno armi e più pannelli solari – ha continuato – pensate ai nostri figli e ai nostri nipoti, che mondo vogliamo consegnare?” Il suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di un cambio di paradigma, con un maggiore investimento nelle energie rinnovabili e una riduzione delle spese militari, al fine di proteggere il futuro delle nuove generazioni.
L’impatto sui percorsi turistici e la destagionalizzazione
Mercalli ha inoltre evidenziato come i cambiamenti climatici influenzeranno i percorsi turistici, rendendo “impensabile passeggiare tra i templi greci a mezzogiorno in piena estate, quando il termometro segna quasi 50 gradi”. Questo porterà inevitabilmente a una riorganizzazione delle visite, con una maggiore attenzione alle aperture notturne e una destagionalizzazione del turismo, che diventerà la nuova normalità.
La Rotta dei Fenici: un circuito virtuoso per la valorizzazione del patrimonio
Il presidente della Rotta dei Fenici, Antonio Barone, ha spiegato come l’organizzazione abbia attivato “un circuito virtuoso di strategie e un dialogo continuo tra i suoi soci”, al fine di monitorare lo stato dei siti che fanno parte della Rotta e promuovere progetti di sostegno alla valorizzazione del patrimonio culturale e al turismo rigenerativo, dal Libano al Portogallo, dalla Slovenia a Cipro, fino al Mar Nero.
Un futuro incerto per il patrimonio culturale euromediterraneo
L’allarme lanciato da Luca Mercalli al Dialogo sulla Rotta dei Fenici rappresenta un campanello d’allarme per la conservazione del patrimonio culturale euromediterraneo. La combinazione di temperature estreme, innalzamento del livello del mare e eventi meteorologici sempre più intensi mette a rischio siti di inestimabile valore storico e culturale. È fondamentale che istituzioni, esperti e cittadini collaborino per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione, al fine di proteggere questo patrimonio per le future generazioni. La Rotta dei Fenici, con il suo approccio transnazionale e la sua attenzione al turismo rigenerativo, può svolgere un ruolo chiave in questo processo.