
Cambio di strategia legale per l’ex Br
Leonardo Bertulazzi, ex brigatista rosso attualmente agli arresti domiciliari in Argentina, ha compiuto un passo significativo nella sua battaglia legale contro l’estradizione in Italia. Bertulazzi ha nominato l’avvocato Rodolfo Yanzon, esperto in diritti umani, come suo nuovo rappresentante legale. Yanzon ha assunto la difesa la scorsa settimana, sostituendo gli avvocati d’ufficio che avevano precedentemente seguito il caso.
Richiesta di scarcerazione basata sullo status di rifugiato
Il fulcro della nuova strategia legale di Bertulazzi è la richiesta di immediata scarcerazione. L’avvocato Yanzon ha dichiarato all’ANSA che il suo obiettivo principale è ottenere la liberazione del suo cliente, sottolineando che Bertulazzi è una persona protetta dalla Convenzione delle Nazioni Unite sullo Statuto dei Rifugiati. Questo status, concesso nel 2002, è stato al centro di un acceso dibattito legale, soprattutto dopo la recente sentenza della Cassazione che riconosce tale diritto.
Preparativi per contestare l’estradizione
Oltre alla richiesta di scarcerazione, l’avvocato Yanzon sta preparando gli argomenti per contestare l’estradizione di Bertulazzi in Italia. L’Italia ha richiesto l’estradizione per permettere a Bertulazzi di scontare una pena di 27 anni per il sequestro di Pietro Costa nel 1977 e per associazione a banda armata. Yanzon si sta concentrando sull’impossibilità legale dell’estradizione, basandosi sullo status di rifugiato del suo cliente e su altri argomenti giuridici che verranno presentati in Cassazione.
La situazione attuale di Bertulazzi
Attualmente, Leonardo Bertulazzi rimane agli arresti domiciliari in Argentina. L’avvocato Yanzon ha confermato che sono in attesa di una nuova udienza in Cassazione, dove avranno l’opportunità di presentare e approfondire i loro argomenti. La decisione della Corte Suprema argentina sarà cruciale per il futuro di Bertulazzi, determinando se dovrà affrontare la giustizia in Italia o se potrà rimanere in Argentina come rifugiato.
Revoca dello status di rifugiato e arresto
Gli arresti domiciliari di Bertulazzi sono scattati il 29 agosto, in seguito alla decisione del governo di Javier Milei di revocare il suo status di rifugiato. Questa decisione ha aperto la strada alla richiesta di estradizione da parte dell’Italia. La revoca dello status di rifugiato e il successivo arresto hanno sollevato questioni legali e politiche complesse, che ora sono al centro della battaglia legale in corso.
Un caso complesso tra diritto e giustizia
Il caso di Leonardo Bertulazzi è emblematico delle complesse intersezioni tra diritto, giustizia e politica internazionale. La decisione della Corte Suprema argentina avrà implicazioni significative non solo per Bertulazzi, ma anche per il modo in cui vengono trattati i rifugiati e per le relazioni tra Italia e Argentina. La vicenda solleva interrogativi importanti sulla bilancia tra l’esigenza di garantire la giustizia per i crimini commessi e la protezione dei diritti umani fondamentali.