
Chiusura in flessione per i mercati asiatici
La giornata sui mercati asiatici si è conclusa con un andamento prevalentemente negativo. Tokyo ha registrato un calo dello 0,60%, con i titoli del settore automobilistico, tra cui Toyota (-2%), Honda (-2,5%) e Nissan (-1,7%), particolarmente colpiti. Anche Seul ha subito una flessione significativa, chiudendo con un -1,4%. In controtendenza, Hong Kong ha mostrato una performance positiva con un +0,7%, così come Mumbai con un +0,4%. I listini cinesi, Shanghai (+0,1%) e Shenzhen (-0,1%), hanno mostrato una performance più contenuta.
Yen stabile, focus sui dati macroeconomici USA
Sul mercato dei cambi, lo yen ha mostrato una stabilità relativa, attestandosi a 150,40 contro il dollaro e a 162,10 contro l’euro. L’attenzione degli investitori è ora rivolta ai dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, tra cui il PIL del quarto trimestre, la bilancia commerciale, i sussidi di disoccupazione e l’indice manifatturiero Fed Kansas City. Questi indicatori forniranno un quadro più chiaro dello stato di salute dell’economia americana e delle sue prospettive future.
Interventi BCE in programma
In Europa, sono previsti diversi interventi da parte di membri della Banca Centrale Europea (BCE), tra cui De Guindos, Villeroy e Schnabel. Le loro dichiarazioni saranno attentamente monitorate dagli operatori di mercato alla ricerca di indicazioni sulla futura politica monetaria della BCE e sulle sue valutazioni in merito all’inflazione e alla crescita economica dell’Eurozona.
L’impatto potenziale dei dazi auto
L’annuncio di possibili dazi sulle auto da parte di Donald Trump ha immediatamente generato preoccupazioni sui mercati asiatici, in particolare per i produttori automobilistici giapponesi e coreani. Un’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e altri paesi potrebbe avere conseguenze negative sulla crescita economica globale, con ripercussioni sui flussi commerciali e sugli investimenti.
Un quadro economico incerto
La chiusura in calo delle Borse asiatiche riflette un clima di incertezza e cautela tra gli investitori. I timori legati alla guerra commerciale, uniti alle preoccupazioni per la crescita economica globale, pesano sulle decisioni di investimento. Sarà fondamentale monitorare attentamente i dati macroeconomici in arrivo e le dichiarazioni delle banche centrali per valutare le prospettive future dei mercati finanziari.