
Un’icona senza tempo: Pippi Calzelunghe compie 80 anni
Pippi Calzelunghe, l’indomabile bambina con le trecce rosse e le lentiggini, celebra quest’anno il suo 80° anniversario. Nata dalla penna di Astrid Lindgren nel 1945, Pippi è diventata un simbolo universale di indipendenza, coraggio e ribellione, conquistando il cuore di oltre 70 milioni di lettori in tutto il mondo. In Italia, il suo successo è testimoniato da oltre mezzo milione di copie vendute, un numero che continua a crescere generazione dopo generazione.
Per celebrare questo importante traguardo, il 25 marzo è stata pubblicata una nuova edizione del classico “Pippi Calzelunghe” (Salani, pp 400, euro 22.90), arricchita dalla prefazione di Elisabetta Gnone. Inoltre, il 1° aprile, la Bologna Children’s Book Fair dedicherà un grande evento internazionale a Pippi e alla sua creatrice, Astrid Lindgren, scomparsa nel 2002. L’evento si terrà al Caffè degli Illustratori e sarà un’occasione per celebrare l’eredità di questa figura iconica.
La forza di Pippi risiede nella sua capacità di incarnare valori universali come la libertà, la giustizia e la fiducia in sé stessi. Come ha scritto una bambina giapponese ad Astrid Lindgren, “Un tempo avevo paura di rimanere in casa da sola, ma ora non più, perché Pippi è con me”. Questa testimonianza racchiude l’essenza dell’impatto che Pippi ha avuto su milioni di bambini in tutto il mondo.
Pippi Calzelunghe: un fenomeno globale tradotto in 80 lingue
Pippi Calzelunghe è un fenomeno letterario globale, tradotto in ben 80 lingue, dall’inglese allo zulu. La sua storia è quella di una bambina straordinaria, forte, allegra, furba e incredibilmente ricca, che vive da sola a Villa Villacolle. Pippi non ha paura di niente e si trova benissimo senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le impone le buone maniere, che secondo lei non servono a nulla se non si è veramente generosi. E Pippi, appunto, lo è.
La sua indipendenza e il suo spirito libero hanno ispirato generazioni di lettori, incoraggiandoli a credere in se stessi e a sfidare le convenzioni. Come recita un celebre aforisma legato al personaggio, leggendo le sue avventure ci si sente “tanto forti da sollevare un cavallo”, un’immagine potente che evoca la capacità di superare qualsiasi ostacolo.
La pubblicazione di “Pippi Calzelunghe” nel 1944 provocò un vero e proprio terremoto culturale in Svezia, suscitando scandalo tra i benpensanti. Tuttavia, il personaggio divenne presto un simbolo di cambiamento e di emancipazione, tanto che molte delle ragazze che parteciparono ai movimenti studenteschi degli anni Sessanta dichiararono di essersi ispirate a Pippi.
Astrid Lindgren: la madre di Pippi e un’icona svedese
La Svezia si identifica non solo in Pippi Calzelunghe, ma anche nella sua creatrice, Astrid Lindgren. Nata nel 1907 a Vimmerby, nella campagna svedese, Lindgren ha avuto nel padre un esempio ideale di narratore orale, scanzonato e fantasioso. Entrata giovanissima nel mondo editoriale come direttrice di collana per l’infanzia, ha saputo creare un personaggio indimenticabile che ha segnato la storia della letteratura per ragazzi.
Come ha affermato la scrittrice Valeria Parrella, “La Svezia si identifica, prima ancora che in Pippi Calzelunghe, nella sua mamma: Astrid Lindgren”. E Bianca Pitzorno ha aggiunto: “Prima e dopo Pippi, questo è il nuovo criterio di datazione per la moderna letteratura per l’infanzia”.
Nel novembre 2001, poco prima della sua scomparsa, quando le fu chiesto cosa desiderasse per il suo 94° compleanno, Astrid Lindgren rispose: “Pace nel mondo e vestiti carini”. L’8 marzo del 2002, l’anno della sua morte, il governo svedese ha istituito in suo onore l’Astrid Lindgren Memorial Award, uno dei più prestigiosi premi letterari al mondo.
L’eredità di Pippi Calzelunghe: un messaggio di libertà e speranza per il futuro
Pippi Calzelunghe non è solo un personaggio letterario, ma un’icona culturale che ha influenzato generazioni di lettori in tutto il mondo. La sua storia ci ricorda l’importanza di credere in noi stessi, di coltivare la nostra indipendenza e di lottare per un mondo più giusto e libero. In un’epoca in cui i modelli positivi scarseggiano, Pippi Calzelunghe continua a essere un faro di speranza e un invito a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà.