
Andamento generale dei mercati europei
A metà giornata, le Borse europee mostrano una solida performance positiva, trainate dal rally di Wall Street e dalle aspettative di un’apertura in aumento. Il settore energetico beneficia dell’incremento del prezzo del petrolio, innescato dalle minacce di dazi da parte di Donald Trump sulle importazioni di greggio dal Venezuela. Questo contesto favorisce in particolare i titoli petroliferi come Shell, Bp e TotalEnergies. Milano si distingue con un incremento del 1,33%, sostenuta dalle performance di Mediolanum, Unicredit e Intesa Sanpaolo. Anche Francoforte si allinea al trend positivo, con un aumento del 1,2%, mentre si attende il dato sulla fiducia dei consumatori americani.
Performance del settore petrolifero
Il prezzo del petrolio registra un aumento significativo, con il Wti e il Brent che guadagnano entrambi lo 0,7%, attestandosi rispettivamente a 69,6 e 73,5 dollari al barile. La politica di Donald Trump, orientata a favorire il ‘made in Usa’, si traduce in minacce di ritorsioni commerciali verso i paesi che importano petrolio dal Venezuela. Questo scenario ha un impatto diretto sulle compagnie petrolifere, con Shell e Bp che registrano aumenti rispettivamente del 2,2% e dell’1,3% a Londra, mentre TotalEnergies sale del 2,5% a Parigi. A Milano, Eni beneficia di questo trend con un aumento dell’1,71%.
Focus sul settore bancario italiano
Il settore bancario italiano si distingue per una performance positiva, con Mediolanum, Unicredit e Intesa Sanpaolo che mostrano incrementi significativi. Mediolanum spicca con un aumento del 2,41%, grazie alla promozione a ‘overweight’ da parte di JpMorgan. Unicredit e Intesa Sanpaolo sono sostenute dall’aumento del target price da parte di JpMorgan, che porta il target di Unicredit da 53 a 69 euro e quello di Intesa da 5,1 a 6,2 euro. Questi aumenti riflettono una rinnovata fiducia degli analisti nel potenziale di crescita e redditività delle due maggiori banche italiane.
Fincantieri in difficoltà
Fincantieri si trova in controtendenza rispetto al resto del mercato, registrando un calo del 5,3%. Questo ribasso è attribuito alla guidance sul debito, giudicata deludente dagli analisti, nonostante i risultati del 2024 siano in linea con le attese. La reazione negativa del mercato evidenzia la sensibilità degli investitori alle prospettive future del debito aziendale. La performance di Fincantieri contrasta con il clima positivo che caratterizza il resto delle Borse europee.
Altri titoli in evidenza
Pirelli registra un calo dell’1,25% alla vigilia del cda, in un contesto di incertezza legata alla possibile riduzione della quota del socio cinese Sinochem. Anche Buzzi e Moncler mostrano un segno meno, con cali rispettivamente dello 0,49% e dello 0,3%. Questi movimenti riflettono dinamiche specifiche dei singoli titoli, influenzate da fattori interni ed esterni.
Un mercato diviso tra opportunità e incertezze
L’andamento odierno delle Borse europee riflette un mercato diviso tra opportunità e incertezze. Da un lato, il rally di Wall Street e le tensioni geopolitiche sul petrolio offrono spunti di crescita per alcuni settori, come quello energetico e bancario. Dall’altro, le difficoltà di Fincantieri e le incertezze su Pirelli evidenziano come le dinamiche specifiche delle singole aziende possano influenzare significativamente la performance complessiva del mercato. In questo contesto, è fondamentale per gli investitori valutare attentamente i rischi e le opportunità, diversificando il portafoglio e monitorando attentamente le notizie e gli sviluppi del mercato.