
La polemica sull’intervento post-alluvione
La recente ondata di maltempo che ha colpito Genova, in particolare la Val Polcevera, ha scatenato un acceso dibattito politico. Silvia Salis, candidata sindaco del campo progressista, ha criticato apertamente la scelta del vicesindaco facente funzioni di sindaco, Pietro Piciocchi, candidato del centrodestra, di recarsi sul posto per spalare il fango dopo l’alluvione. Salis ha espresso il suo pensiero sui social media, sottolineando come, a suo avviso, la presenza del Comune dovrebbe concretizzarsi principalmente attraverso azioni di prevenzione e messa in sicurezza, piuttosto che con interventi successivi al verificarsi dei danni.
Salis: “Priorità alla prevenzione e al supporto ai cittadini”
Salis ha evidenziato la gravità della situazione, sottolineando che l’intervento dei sommozzatori è un chiaro indicatore dell’entità del disastro. Pur riconoscendo che, fortunatamente, si sono registrati solo danni a cose e veicoli, ha ribadito che tali eventi rappresentano una ferita profonda per un territorio che, ad ogni pioggia intensa, si ritrova in ginocchio. La candidata ha affermato di essersi recata in Val Polcevera per esprimere vicinanza e offrire supporto ai cittadini colpiti, confrontandosi con il presidente del Municipio, Federico Romeo, e con gli amministratori locali per comprendere appieno le necessità dei residenti e la gravità della situazione.
Il ruolo cruciale del Municipio e la necessità di una cabina di regia permanente
Salis ha sottolineato l’importanza del Municipio come primo punto di riferimento per i cittadini in situazioni di emergenza, capace di fornire risposte immediate. Ha inoltre auspicato la creazione di una cabina di regia permanente, coordinata dal Comune e dal sindaco, in costante contatto con il territorio, per facilitare le attività di messa in sicurezza e supportare gli amministratori municipali nel dialogo con enti terzi. Secondo Salis, l’amministrazione comunale deve agire proattivamente, anticipando i problemi e garantendo la sicurezza dei cittadini, piuttosto che limitarsi a intervenire a posteriori.
Un dibattito necessario sulla gestione delle emergenze
La polemica sollevata da Silvia Salis pone un interrogativo importante sulla gestione delle emergenze e sulle priorità dell’amministrazione comunale. Se da un lato la presenza sul territorio e il supporto pratico ai cittadini sono gesti apprezzabili, dall’altro è fondamentale investire in prevenzione e in infrastrutture resilienti per ridurre al minimo i danni causati da eventi meteorologici estremi. Un approccio integrato, che combini interventi immediati e pianificazione a lungo termine, sembra essere la strada più efficace per proteggere la comunità e il territorio.