
Un quadro allarmante: Crescita e polarizzazione dell’odio online
L’Osservatorio italiano sui diritti Vox Diritti ha pubblicato l’ottava edizione della sua ‘Mappa dell’Intolleranza’, un’analisi approfondita e geolocalizzata dei discorsi d’odio online in Italia. I risultati sono tutt’altro che incoraggianti, evidenziando un aumento e una polarizzazione preoccupanti dell’hate speech nel paese.
La ricerca, condotta in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, il centro di ricerca Human Hall, l’Università di Bari Aldo Moro e l’agenzia The Fool, ha analizzato quasi due milioni di tweet sulla piattaforma X tra il 1 gennaio e il 30 novembre 2024. Di questi, il 57% è risultato negativo, dipingendo un quadro allarmante della situazione italiana.
Donne, bersaglio principale: Misoginia in aumento e nuove forme di odio
Per l’ottavo anno consecutivo, le donne si confermano la categoria più colpita dall’odio online, rappresentando la metà delle vittime. La misoginia si è intensificata, concentrandosi principalmente sul corpo delle donne, segnando un’inversione di tendenza rispetto alle precedenti rilevazioni, che puntavano maggiormente sulla professionalità femminile. È interessante notare che una parte significativa dei tweet misogini (20,81%) proviene da donne stesse, un dato che suggerisce una complessità del fenomeno che va oltre i semplici stereotipi di genere.
La ricerca suggerisce che l’odio misogino si configura sempre più come una dinamica di potere volta ad annullare, sottomettere o distruggere l’altro, come dimostra la correlazione tra picchi di odio online e femminicidi.
Antisemitismo in forte crescita: Dall’odio tradizionale all’antisionismo
Uno dei risultati più allarmanti della Mappa dell’Intolleranza è l’impennata dell’antisemitismo, che passa dal 6,59% di due anni fa al 27% attuale. Questo aumento è in parte una conseguenza del conflitto tra Israele e Hamas, con un cambiamento semantico significativo: l’odio si è spostato dall’ebreo in quanto tale all’ebreo in quanto ‘sionista’, percepito come aggressore e invasore.
Gli stereotipi negativi contro gli ebrei, sommati ai discorsi d’odio, rappresentano l’80,93% del totale dei contenuti postati sugli ebrei, evidenziando una profonda radice di pregiudizio nella società italiana.
Xenofobia e abilismo: Il rifiuto dello ‘straniero’ e la discriminazione verso la disabilità
La Mappa dell’Intolleranza evidenzia anche un aumento della xenofobia e dell’islamofobia, segnali di una società attraversata da forti pulsioni di rigetto verso lo ‘straniero’, percepito come minaccia alla propria identità culturale. Questa tendenza si manifesta in una forte concentrazione di odio online verso chi è considerato diverso.
Inoltre, l’analisi rivela che il 79,86% dei contenuti legati all’abilismo, ovvero la discriminazione verso le persone con disabilità, contiene odio e stereotipi. L’uso di un linguaggio offensivo contro le persone con disabilità si è allargato, ampliando il suo significato e la sua portata.
Milano e Roma: Epicentri dell’odio online
La Mappa dell’Intolleranza ha geolocalizzato i discorsi d’odio, individuando Milano e Roma come le città più colpite. Milano si distingue per la misoginia, la xenofobia e l’abilismo, mentre Roma è al centro dell’antisemitismo e dell’omotransfobia. Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati a livello locale per contrastare l’odio online.
Intelligenza Artificiale al servizio dell’odio: Il ruolo degli LLM
La ricerca si è avvalsa anche dell’Intelligenza Artificiale, in particolare dei Large Language Models (LLM), per approfondire l’incidenza degli stereotipi negativi nella formazione e diffusione dell’hate speech. I risultati confermano come il potenziale di viralizzazione dei discorsi discriminatori sia strettamente legato alla presenza di pregiudizi radicati nel tessuto sociale.
L’analisi ha inoltre evidenziato picchi significativi di hate speech in concomitanza con eventi specifici, come l’approvazione della Direttiva europea sulla violenza di genere, i femminicidi, le manifestazioni proPal, la pubblicazione del Rapporto dell’Anti Defamation League, la Giornata contro la discriminazione razziale, la morte di Ramy Elgaml a Milano e le celebrazioni del Pride. Questi dati confermano la stretta correlazione tra eventi di cronaca e amplificazione dell’odio online.
Un campanello d’allarme per la società italiana
La Mappa dell’Intolleranza di Vox Diritti rappresenta un importante campanello d’allarme per la società italiana. L’aumento e la polarizzazione dell’odio online, con le sue diverse manifestazioni di misoginia, antisemitismo, xenofobia e abilismo, richiedono un’azione urgente e coordinata da parte delle istituzioni, della società civile e dei singoli cittadini. È necessario promuovere una cultura del rispetto e dell’inclusione, contrastare i pregiudizi e gli stereotipi, e rafforzare gli strumenti legali e tecnologici per prevenire e punire i discorsi d’odio online. Solo così potremo costruire una società più giusta e inclusiva, in cui la diversità sia vista come una ricchezza e non come una minaccia.