
Un ricordo inedito sulla felicità
“Non ho mai avuto aspirazioni alla felicità, ho avuto aspirazioni alla marmellata, cioè volevo la marmellata e me la prendevo e me la godevo. Ma non ho mai considerato le varie marmellate della vita come felicità”. Con queste parole, Andrea Camilleri, in un video inedito del 2018, ha condiviso la sua visione personale della felicità. Il video è stato mostrato durante la serata omaggio per il centenario della nascita dello scrittore, tenutasi a Libri Come, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Camilleri, scomparso nel 2019, descrive la felicità come “una folgorazione, cioè ti arriva mentre meno te l’aspetti e forse mentre meno te la meriti. È fatta di un nulla”. Un’immagine poetica e fugace, paragonabile a una farfalla che lascia una traccia dorata sulle dita.
Una serata speciale a Libri Come
La serata, curata da Sellerio e condotta da Marino Sinibaldi, ha visto la partecipazione di Giancarlo De Cataldo, Antonio Franchini, Gaetano Savatteri e Chiara Valerio, che hanno ricordato Camilleri al Teatro Studio Borgna. Sinibaldi ha sottolineato come Camilleri avesse creato un legame unico con i suoi lettori, superando i limiti della comunicazione culturale e raggiungendo un pubblico vasto e diversificato.
Libri Come, in questa edizione dedicata alla Pace, si è conclusa il 23 marzo, lasciando un segno indelebile nel ricordo di uno dei più grandi scrittori italiani contemporanei.
L’eredità di Camilleri
Andrea Camilleri, nato il 6 settembre 1925, ha lasciato un’eredità letteraria inestimabile. Attraverso i suoi romanzi, in particolare quelli con protagonista il Commissario Montalbano, ha saputo raccontare la Sicilia e l’Italia con uno stile unico, mescolando ironia, umanità e impegno civile. La sua capacità di creare personaggi indimenticabili e di affrontare temi importanti con leggerezza e profondità lo ha reso uno degli autori più amati e letti del nostro tempo.
Un pensiero sulla felicità secondo Camilleri
La visione di Camilleri sulla felicità, come un’esperienza fugace e inaspettata, ci invita a riflettere sulla natura effimera dei momenti di gioia e sulla loro importanza nel dare senso alla vita. La sua “aspirazione alla marmellata” ci ricorda che la felicità può essere trovata anche nelle piccole cose, nei piaceri semplici e concreti che ci circondano.