
Necessità di un Nuovo Test per Starliner
Dopo il rientro della Crew-9 sulla Terra, la NASA sta valutando attentamente la possibilità di effettuare un nuovo volo di prova per la navetta Starliner della Boeing. Questa decisione è motivata dai problemi tecnici emersi durante il primo volo con passeggeri del 6 giugno 2024, che ha visto gli astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore costretti a prolungare la loro permanenza in orbita per nove mesi, ben oltre la durata prevista di pochi giorni.
Steve Stich, responsabile del programma commerciale con equipaggio della NASA, ha sottolineato durante una conferenza stampa l’importanza di consolidare e testare il sistema di propulsione del modulo di servizio. L’obiettivo principale è eliminare le perdite di elio e risolvere i problemi di propulsione che hanno afflitto la navetta durante la fase di attracco alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Stato dei Lavori e Aree di Intervento
NASA e Boeing hanno mantenuto una certa riservatezza riguardo ai progressi compiuti sulla Starliner. Tuttavia, all’inizio del mese, avevano comunicato di aver risolto il 70% delle anomalie riscontrate nel volo dell’estate 2024. I problemi relativi alla propulsione, tuttavia, rimangono una priorità, con ulteriori test già pianificati per garantire la piena funzionalità del sistema.
Stich ha chiarito che il nuovo volo di prova dovrà includere tutti i sistemi necessari a supportare un equipaggio, sebbene non sia ancora stato deciso se vi saranno astronauti a bordo. La NASA vuole assicurarsi che la Starliner sia completamente affidabile prima di utilizzarla per le missioni di routine sulla ISS.
Implicazioni Economiche per gli Astronauti
Mentre Williams e Wilmore sono stati celebrati per il loro ritorno sulla Terra, alcuni media americani hanno sollevato interrogativi sulle implicazioni economiche della loro prolungata permanenza in orbita. La rivista Fortune ha evidenziato come gli astronauti della NASA sulla ISS vengano pagati per 40 ore settimanali, con uno stipendio annuo di circa 150.000 dollari, senza riconoscimento di straordinari, ferie o indennità di rischio.
Inoltre, per ogni giorno trascorso nello spazio, gli astronauti ricevono una paga accessoria di soli 5 dollari. Di conseguenza, Williams e Wilmore avrebbero guadagnato un extra di appena 1.430 dollari per i loro 286 giorni in orbita. Questa situazione mette in luce le limitazioni del sistema di compensazione per gli astronauti, che non riflette adeguatamente i sacrifici e i rischi associati alle missioni spaziali prolungate.
Considerazioni sul Futuro del Programma Starliner
La decisione della NASA di valutare un ulteriore volo di prova per la Starliner è un passo prudente e necessario. Garantire la sicurezza e l’affidabilità del sistema è fondamentale per il successo delle future missioni sulla ISS. Allo stesso tempo, è importante rivedere le politiche di compensazione per gli astronauti, riconoscendo adeguatamente il loro impegno e i rischi che affrontano durante le missioni spaziali.