
L’Equinozio di Primavera e il Fascino delle Aurore Boreali
Il 20 marzo, alle ore 10:02 italiane, il cielo si prepara ad accogliere l’equinozio di primavera, un evento astronomico che segna il passaggio dall’inverno alla stagione dei fiori. Quest’anno, l’equinozio potrebbe regalarci uno spettacolo ancora più suggestivo: la possibilità di ammirare le affascinanti aurore boreali alle alte latitudini.
Ma cosa rende questo periodo così propizio per l’osservazione delle aurore? La risposta risiede nell’orientamento del campo magnetico terrestre, che durante gli equinozi, sia primaverili che autunnali, diventa più vulnerabile al vento solare. Questo fenomeno, noto come ‘effetto Russel-McPherron’, aumenta la probabilità di assistere ad aurore più intense e brillanti.
Come spiega Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, durante gli equinozi l’asse terrestre si allinea parallelamente al piano dell’orbita terrestre attorno al Sole, facilitando la connessione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Questa interazione può generare delle ‘crepe’ nel campo magnetico, permettendo alle particelle cariche provenienti dal Sole di penetrare più facilmente nell’atmosfera terrestre, dando vita alle magiche luci dell’aurora.
L’Incognita delle Espulsioni di Massa Coronale
Tuttavia, la presenza delle aurore non è garantita. Come sottolinea Messerotti, è necessario un ‘effetto perturbatore’ per innescare il fenomeno. Nei giorni scorsi, si è verificata un’espulsione di massa coronale (CME), un’eruzione di plasma dal Sole, ma al momento non è possibile prevedere con certezza se e quando questa CME colpirà la Terra. Il Centro di previsione meteorologica spaziale della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) non prevede tempeste geomagnetiche imminenti, ma la situazione è in costante monitoraggio.
Sciami Meteorici di Marzo: Stelle Cadenti per Tutti i Gusti
L’equinozio di primavera non è solo aurore boreali. Questo periodo dell’anno offre anche l’opportunità di osservare alcuni sciami meteorici interessanti. L’Unione Astrofili Italiani (UAI) segnala in particolare due sciami da tenere d’occhio:
- Theta Leonidi (picco il 19 marzo): uno sciame modesto con una media di 2 meteore all’ora, ma che può regalare apparizioni particolarmente luminose nella costellazione del Leone.
- Beta Triangulidi (picco il 20 marzo): queste meteore appaiono nella costellazione del Triangolo, una costellazione circumpolare che, grazie alla sua posizione vicina al Polo Nord celeste, è visibile per tutta la notte.
Quindi, anche se le aurore dovessero farsi attendere, il cielo di marzo offre comunque uno spettacolo affascinante per gli appassionati di astronomia.
Un Inizio di Primavera all’Insegna delle Meraviglie Celesti
L’equinozio di primavera è un momento di rinascita e di risveglio della natura, ma è anche un’occasione per alzare gli occhi al cielo e ammirare le meraviglie che l’universo ci offre. Che si tratti delle luci danzanti delle aurore boreali o delle scie luminose delle meteore, il cielo di marzo promette emozioni uniche per tutti gli appassionati di astronomia.