
Un affresco crepuscolare della mafia italo-americana
Diretto dal premio Oscar Barry Levinson e scritto dal maestro del genere Nicholas Pileggi, ‘The Alto Knights – I due volti del crimine’ ci trasporta nella New York degli anni Cinquanta, un’epoca in cui le famiglie mafiose si contendevano il potere con spietata ferocia. Il film, distribuito da Warner Bros. Pictures, offre uno sguardo malinconico e crepuscolare sulla mafia delle origini, quella fatta di Cadillac nere e mitra, un mondo che, come sottolinea Frank Costello, arriva in America “quando ormai hanno ucciso quasi tutti i pellerossa”.
De Niro sdoppiato: Costello e Genovese, due facce della stessa medaglia
Robert De Niro offre una performance magistrale, sdoppiandosi nei ruoli dei due protagonisti: Frank Costello, il ‘primo ministro della malavita’, astuto e diplomatico, e Vito Genovese, detto Don Vitone, un killer spietato e passionale. Il film esplora il complicato rapporto tra questi due boss, amici d’infanzia ma rivali per il controllo della Cupola di Cosa Nostra. De Niro si immerge completamente nei due personaggi, differenziandoli attraverso postura, dizione e l’uso di piccole protesi, rendendo la loro rivalità ancora più intensa e credibile.
Un attentato fallito e una guerra senza esclusione di colpi
La trama si innesca quando Genovese assume Vito Gigante (interpretato da Cosmo Jarvis) per uccidere Costello. L’attentato fallisce, dando inizio a una guerra senza esclusione di colpi tra i due boss. Il film si trasforma in una partita a scacchi piena di sangue, in cui tradimenti e vendette si susseguono senza sosta. La fotografia dai toni seppia e l’attenta ricostruzione degli anni Cinquanta contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e realistica, immergendo lo spettatore nel cuore della malavita newyorkese.
Un cast stellare e una regia impeccabile
Accanto a Robert De Niro, il film vanta un cast stellare, tra cui Debra Messing nel ruolo della saggia moglie di Costello, Bobbie. Kathrine Narducci, Michael Rispoli e Michael Adler completano il quadro, offrendo interpretazioni intense e credibili. La regia di Barry Levinson, affiancato dal direttore della fotografia Dante Spinotti, è impeccabile, capace di creare un’atmosfera suggestiva e di valorizzare le performance degli attori. In particolare, spicca la scena in cui Genovese rimprovera Gigante per aver fallito l’obiettivo di uccidere Costello, un momento in cui De Niro dà il meglio di sé, esprimendo tutta la furia e la spietatezza del suo personaggio.
Un’analisi del potere e della sua corruzione
‘The Alto Knights’ non è solo un film sulla mafia, ma anche un’analisi del potere e della sua corruzione. Il film mostra come l’ambizione e la sete di controllo possano corrompere anche le amicizie più solide, trasformando gli uomini in spietati assassini. La malinconia che pervade il film riflette la consapevolezza che, alla fine, tutti i protagonisti sono vittime del sistema che hanno contribuito a creare.