
Gli inizi e la passione per la moda
Domenico Dolce, nato in un piccolo paese siciliano, Polizzi Generosa, ha raccontato la sua storia durante i talks della manifestazione “Forma – Prospettive di Moda, Arte e Creatività”, il primo festival delle accademie di moda tenutosi alla Nuvola di Fuksas. Contrariamente ai suoi coetanei, Dolce non giocava con i trenini, ma con le pezze che avanzavano dalla sartoria della madre. Un’intervista a Ferré nel ’77 lo folgorò, spingendolo a sognare l’architettura. Tuttavia, dopo il liceo scientifico a Palermo, si iscrisse alla Marangoni a Milano, un’esperienza che abbandonò presto a causa di un disaccordo con una docente. Dolce sottolinea come la scuola sia un modello formativo, ma è l’individuo che deve esprimere se stesso attraverso il proprio lavoro, raccontando amori, gioie e ricordi attraverso i vestiti, anche se non sempre apprezzati dalla stampa.
La prima sfilata e la nascita di D&G
La prima sfilata di Dolce & Gabbana arrivò nel 1985, grazie a Beppe Modenese, presidente di Milano Collezioni. Gli inizi furono tutt’altro che semplici, con difficoltà economiche e l’esclusione dall’azienda produttrice. Tuttavia, la sfilata intitolata “Donne vere”, in cui amiche fecero da modelle per mancanza di fondi, si rivelò un successo. D&G, invece, nacque dallo street style a New York negli anni ’90, per poi essere chiuso dopo 18 anni. L’alta moda del duo è nata 11 anni fa con l’obiettivo di lasciare un segno, valorizzando l’artigianato, oggi, secondo Dolce, umiliato e non riconosciuto nel suo valore. Dolce critica l’idea che l’artigianato sia caro, sottolineando l’importanza di riconoscere la creatività e l’amore che gli artigiani mettono nel loro lavoro manuale.
Il rapporto con la stampa e l’omaggio alla Sicilia
Dolce ha ammesso che il rapporto con la stampa non è sempre stato sereno, citando un’intervista che ha aumentato le distanze tra D&G e i giornalisti. In quell’occasione, una giornalista chiese se un uomo si vergognasse a portare a cena una donna in corsetto o in sottoveste, e Dolce rispose ricordando come sua madre indossasse spesso questi capi, trovandola bellissima. Infine, Dolce ha annunciato l’arrivo a Roma della mostra di alto artigianato “Dal Cuore alle Mani”, già presentata a Milano e a Parigi. Grazie all’assessore Alessandro Onorato, Dolce ha scoperto Palazzo delle Esposizioni, un luogo che considera meraviglioso per ospitare la mostra. A Roma, dal 13 maggio al 13 agosto, la mostra sarà ampliata con una sala aggiuntiva, “Anatomia Sartoriale”, che svelerà la costruzione interna degli abiti Dolce & Gabbana.
Un percorso di passione e autenticità
La storia di Domenico Dolce è un esempio di come la passione, la dedizione e l’amore per le proprie radici possano portare al successo nel mondo della moda. La sua attenzione all’artigianato e al valore della creatività è un monito importante in un’epoca dominata dalla produzione industriale. La mostra “Dal Cuore alle Mani” rappresenta un’occasione unica per ammirare la maestria e l’ingegno che si celano dietro le creazioni di Dolce & Gabbana.