
Segnali incoraggianti dalla salute del Pontefice
Dopo 34 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, le condizioni di Papa Francesco mostrano un costante miglioramento. I medici hanno sospeso la somministrazione di ossigeno durante la notte e ridotto quella ad alti flussi durante il giorno. Le infezioni, tra cui una polmonite bilaterale e un’infezione polimicrobica, sono sotto controllo, anche se non ancora eliminate. Il bollettino medico diffuso dalla Sala stampa vaticana sottolinea i progressi nella fisioterapia motoria e respiratoria, con analisi cliniche stabili e assenza di febbre.
Dodicesimo anniversario del pontificato e auguri da Mattarella
Il 19 marzo ha segnato il dodicesimo anniversario del pontificato di Papa Francesco, iniziato nel 2013 con un’omelia che invitava a non aver paura della tenerezza. Il Presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di auguri, esprimendo vicinanza e riconoscenza per la testimonianza dei valori evangelici offerta dal Pontefice. Mattarella ha evidenziato l’importanza dell’enciclica ‘Dilexit nos’ e l’appello del Papa alla speranza e a un uso etico delle nuove tecnologie, soprattutto in un contesto internazionale segnato da incertezze.
Impegno e lavoro nonostante la malattia
Nonostante il ricovero, Papa Francesco ha continuato a lavorare, preparando la catechesi per l’udienza generale del mercoledì e il messaggio per la Giornata Mondiale delle vocazioni. Ha anche effettuato una nomina episcopale in Polonia. Mentre proseguono le preghiere per la sua guarigione, non sono state ancora prese decisioni definitive sullo svolgimento dei riti della Settimana Santa, e i medici mantengono cautela sui tempi di dimissione.
Un messaggio di speranza e resilienza
Il graduale miglioramento delle condizioni di Papa Francesco rappresenta un segnale di speranza non solo per i fedeli, ma per tutti coloro che vedono in lui una guida spirituale e morale. La sua capacità di continuare a lavorare e a offrire messaggi di speranza nonostante la malattia testimonia una straordinaria resilienza e un profondo senso del dovere. L’auspicio è che possa presto riprendere pienamente le sue attività, guidando la Chiesa con la saggezza e la compassione che lo contraddistinguono.