
Un trionfo barocco all’Opera di Roma
L’Opera di Roma ha ospitato un evento memorabile con la prima rappresentazione di ‘Alcina’ di Georg Friedrich Händel, un’opera barocca che ha incantato il pubblico. La produzione, diretta dal regista libanese Pierre Audi, ha visto protagonisti il soprano Mariangela Sicilia, premiata come ‘miglior cantante’ agli Abbiati 2024, e il controtenore Carlo Vistoli. La direzione musicale è stata affidata a Rinaldo Alessandrini, specialista del genere, che ha guidato l’orchestra in una performance intensa e coinvolgente.
Una messa in scena essenziale e raffinata
Pierre Audi ha scelto un’ambientazione essenziale, incorniciata da quinte dipinte che evocano un bosco minaccioso, il palazzo di Alcina e le nuvole che preannunciano la fine dei suoi poteri. I costumi settecenteschi di Patrick Kinmonth e la cura nella composizione delle scene hanno contribuito a creare un’atmosfera raffinata e suggestiva. Audi ha sottolineato come la sua idea di teatro si basi su costumi d’epoca, ma con una recitazione contemporanea, per esprimere la psicologia dei personaggi attraverso la gestualità e il canto.
Il cast e la direzione musicale
Oltre a Mariangela Sicilia e Carlo Vistoli, il cast vocale ha visto la partecipazione di Caterina Piva nel ruolo en travesti di Bradamante/Ricciardo, Anthony Gregory (Oronte), Mary Bevan (Morgana), Silvia Frigato (Oberto) e Francesco Salvadori (Melisso). Il coro, diretto da Ciro Visco, ha contribuito all’effetto scenico complessivo. Rinaldo Alessandrini ha saputo valorizzare la partitura di Händel, guidando l’orchestra in una prova impegnativa e apprezzata dal pubblico.
Alcina: un intreccio di passioni e delusioni
L’opera, basata sull’Orlando Furioso di Ariosto, narra di incantesimi, travestimenti, amori non corrisposti e di una strega ingannatrice, Alcina, che alla fine viene sconfitta dall’amore e resta sola. L’aria di Oronte, ‘Un momento di contento rende cieco al fido amante tutto il pianto che versò’, suggerisce una chiave di lettura dell’intreccio di passioni, delusioni e ritorni di fiamma che caratterizza la vicenda.
Un successo che celebra il barocco
Il successo di ‘Alcina’ all’Opera di Roma dimostra il rinnovato interesse del pubblico per il repertorio barocco. La produzione di Pierre Audi, con la sua essenzialità e cura dei dettagli, ha saputo valorizzare la bellezza della musica di Händel e la profondità dei personaggi, offrendo una lettura contemporanea di un capolavoro del passato.