
La replica della Ministra Bernini
In un acceso question time, la Ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha risposto alle interrogazioni dell’On. Elisabetta Piccolotti (Avs) in merito alla realizzazione di 60.000 nuovi posti letto per studenti universitari. La Ministra ha ribadito l’impegno del governo a superare gli obiettivi prefissati, contestando fermamente i dati diffusi e definendoli “assolutamente sbagliati”.
Eredità e nuovi investimenti
Bernini ha sottolineato come l’attuale governo abbia ereditato un piano per la realizzazione di 60.000 posti letto in tre anni con un budget di 900 milioni di euro. “Noi non ci siamo tirati indietro”, ha affermato, evidenziando come in passato siano stati realizzati solo 40.000 posti letto in un periodo di 8-10 anni, con un budget di 80.000 euro a posto letto.
L’attuale piano, finanziato con fondi PNRR, prevede un budget di 15.000 euro a posto letto, condizione che la Ministra ha definito “non negoziata da noi”. Nonostante le difficoltà, il governo ha aggiunto 300 milioni di euro di fondi propri, portando il finanziamento totale a 1,2 milioni di euro, pari a un costo di 20.000 euro a posto letto. “La politica mai fino ad ora aveva fatto tanto per gli studentati”, ha dichiarato Bernini.
Struttura commissariale e velocità di realizzazione
La Ministra ha evidenziato la creazione di una struttura commissariale ad hoc, che ha permesso di realizzare alloggi a una velocità cinque volte superiore rispetto al passato, con costi cinque volte inferiori. “La macchina sta correndo veloce e questa corsa non finirà”, ha assicurato Bernini, annunciando un “secondo tempo per gli studentati” dopo il 30 giugno, con ulteriori finanziamenti.
Ampliamento del bando e risorse a sportello
Un’altra importante novità introdotta dal governo, secondo Bernini, è l’allargamento del bando inizialmente rivolto solo ai privati, estendendolo anche al settore pubblico. La Ministra ha riconosciuto che alcune università e città non hanno aderito al bando, ma ha assicurato che si sta lavorando con l’ANCI per risolvere la situazione. Ha inoltre chiarito che nessuna città è stata esclusa, in quanto le risorse sono assegnate “a sportello”, in base alle richieste, e non per scelte politiche.
Un appello alla collaborazione
In conclusione, Bernini ha lanciato un appello alla collaborazione, sottolineando che “fare il tifo per il fallimento di questo progetto significa tifare contro gli studenti”. Ha invitato tutti gli attori coinvolti a “giocare con la maglia della nazionale”, mettendo al centro l’interesse degli studenti.
Un investimento strategico per il futuro
L’impegno del governo nella costruzione di studentati rappresenta un investimento cruciale per il futuro del sistema universitario italiano. Superare le difficoltà burocratiche e finanziarie, come sottolineato dalla Ministra Bernini, è fondamentale per garantire agli studenti alloggi adeguati e favorire l’accesso all’istruzione superiore. L’ampliamento del bando anche al settore pubblico e la gestione delle risorse “a sportello” rappresentano passi importanti verso una maggiore equità e inclusione. È auspicabile che tutte le città e le università colgano questa opportunità, collaborando attivamente per raggiungere gli obiettivi prefissati e migliorare le condizioni di vita degli studenti.