
Un piano di tutela per le tartufaie piemontesi
La Regione Piemonte ha annunciato un piano di tutela per le tartufaie, mirato a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici che minacciano la produzione di questo prezioso tubero. L’iniziativa prevede l’indennizzo di 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 comuni piemontesi. L’obiettivo è preservare e potenziare le tartufaie esistenti, dopo l’allarme lanciato nel 2024 a causa della drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli.
L’intervento si concentra sulla cura delle querce e di altre specie arboree fondamentali per la crescita del tartufo, riconoscendo il ruolo cruciale che queste piante svolgono nell’ecosistema tartufigeno. La Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall’assessore piemontese alla Tartuficoltura, Marco Gallo, ha approvato i Piani di sviluppo per il 2025, sottolineando l’importanza del tartufo come motore di sviluppo per l’economia locale.
Fiera Trifola Noir: un debutto dedicato al tartufo nero
Nel calendario delle manifestazioni dedicate al tartufo piemontese, fa il suo ingresso un evento interamente dedicato al tartufo nero: la Fiera Trifola Noir. La prima edizione si terrà a Murisengo, in provincia di Alessandria, nei primi due weekend di giugno. Questa fiera rappresenta un’opportunità unica per celebrare e promuovere il tartufo nero, una varietà pregiata che merita un’attenzione particolare.
La scelta di Murisengo come sede dell’evento non è casuale. Questa località è rinomata per la produzione di tartufo nero e offre un ambiente ideale per ospitare una manifestazione di questo tipo. La Fiera Trifola Noir promette di attrarre appassionati, esperti e operatori del settore, contribuendo a valorizzare ulteriormente il patrimonio tartufigeno piemontese.
Aumento dei tesserini e controlli sul territorio
Tra il 2022 e il 2024, la Regione Piemonte ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità alla ricerca e raccolta del tartufo, portando il totale a oltre 5.000. Un dato significativo è l’aumento della presenza femminile tra i nuovi operatori, con 92 donne che hanno ottenuto il tesserino.
Gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini, pari a circa 450mila euro, vengono reinvestiti dalla Regione sul territorio e nel finanziamento di manifestazioni per la promozione del tartufo. Questo meccanismo virtuoso consente di sostenere il settore e di valorizzare il patrimonio tartufigeno piemontese.
Parallelamente, sono stati intensificati i controlli sul territorio per prevenire e contrastare le attività illegali. Nel corso del 2024, i carabinieri forestali hanno effettuato 182 controlli, riscontrando tre illeciti amministrativi e procedendo al sequestro di tartufi per un valore di 4.500 euro di sanzioni. Particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione della raccolta nei periodi vietati, con 56 controlli specifici e l’identificazione di quattro persone.
Un impegno concreto per il futuro del tartufo piemontese
L’iniziativa della Regione Piemonte rappresenta un segnale importante di attenzione e impegno verso un settore che riveste un ruolo cruciale per l’economia e la cultura del territorio. Il piano di tutela, la fiera dedicata al tartufo nero e i controlli sul territorio sono azioni concrete che mirano a preservare e valorizzare il patrimonio tartufigeno piemontese, garantendo un futuro sostenibile per questa eccellenza del Made in Italy. È fondamentale che queste iniziative siano accompagnate da una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti, dai tartufai ai consumatori, sull’importanza di una gestione responsabile e sostenibile delle risorse naturali.