
Un ritratto corale di Beppe Salvia
Nicola Bultrini, poeta e critico letterario, ripercorre la vita e l’opera di Beppe Salvia nel suo libro ‘Vita e morte di un poeta’, in uscita il 18 marzo per Fazi editore. L’opera non è una biografia tradizionale, ma una narrazione costruita attraverso le memorie degli amici e colleghi di Salvia, offrendo un ritratto vivido e sfaccettato del poeta romano, scomparso prematuramente nel 1985. Bultrini, pur non avendo mai incontrato Salvia, riesce a catturare l’essenza del suo spirito irrequieto e geniale, immergendo il lettore nell’atmosfera effervescente della scena culturale romana degli anni Ottanta.
La Roma degli anni Ottanta: un fermento di talenti
Attraverso le testimonianze raccolte da Bultrini, il libro rievoca un periodo di grande fermento artistico e culturale a Roma. Poeti, scrittori e artisti di talento animavano la città con entusiasmo, dando vita a riviste come ‘Prato Pagano’ e ‘Braci’, quest’ultima battezzata proprio da Beppe Salvia. Il libro ricorda anche il Festival di Castelporziano del 1979, un evento epocale che vide la partecipazione di figure di spicco della poesia internazionale come Allen Ginsberg, Gregory Corso e William Burroughs, insieme a importanti voci italiane come Dario Bellezza e Amelia Rosselli.
Un poeta puro e poliedrico
Il ritratto che emerge di Beppe Salvia è quello di un poeta puro, appassionato e poliedrico. Oltre a scrivere versi intensi e originali, Salvia si interessava di entomologia, disegno, musica e cinema. Amava Elvis Costello e frequentava il locale Magia a Trastevere. Il libro esplora anche il suo lato più intimo e tormentato, il rapporto difficile con la madre, la morte del padre e il legame complesso con il fratello Rocco, anch’egli artista. Un disagio interiore che lo portò ad abusare di farmaci e a frequenti ricoveri in ospedale.
L’eredità poetica di Beppe Salvia
La poesia di Beppe Salvia, caratterizzata da un linguaggio immediato e letterario al tempo stesso, ha iniziato a ricevere maggiore attenzione dopo la sua morte. Nel 2021 è stata pubblicata da Interno Poesia una raccolta completa dei suoi componimenti, intitolata ‘Cuore’, che rispecchiava l’idea originale del poeta di un canzoniere con tutta la sua opera. I suoi versi, come quelli che aprono la poesia ‘Cuore’ (‘Abbiamo nel cuore un solitario/amore, nostra vita infinita, /e negli occhi il cielo per nostro vario/cammino.’), continuano a risuonare con forza, testimoniando la sua capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Un omaggio necessario a un talento dimenticato
Il libro di Nicola Bultrini rappresenta un omaggio prezioso a un poeta che merita di essere riscoperto e valorizzato. Attraverso le voci dei suoi amici e colleghi, Bultrini restituisce un ritratto autentico e commovente di Beppe Salvia, un artista che ha lasciato un segno indelebile nella cultura romana e italiana. L’opera invita a riflettere sulla fragilità della vita e sulla potenza dell’arte come strumento per esprimere il dolore e la bellezza del mondo.