
La Controffensiva di Meloni dopo le Polemiche
A poche ore dal caos scatenato dalle sue dichiarazioni alla Camera, Giorgia Meloni ha lanciato la sua controffensiva da Bruxelles, a margine del vertice dei 27. La premier ha scelto di affrontare la questione del Manifesto di Ventotene, un tema che ha infiammato il dibattito politico italiano, accusando la sinistra di averla “insultata” e di mostrare un’anima “illiberale e nostalgica”. Meloni ha ribadito di non voler arretrare di un millimetro sulla sua linea, alimentando ulteriormente le polemiche.
Cena con gli Eurodeputati e Standing Ovation
Il tema del Manifesto di Ventotene è stato al centro di una cena che Meloni ha organizzato a Bruxelles con gli eurodeputati di Fratelli d’Italia e i ministri Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti. Durante l’incontro, secondo diverse fonti, i presenti hanno tributato una standing ovation alla premier per le sue parole su Ventotene, considerate una “geniale” mossa tattica nei confronti dell’opposizione. Fonti di Palazzo Chigi hanno tuttavia smentito categoricamente che Meloni abbia definito la sua citazione del Manifesto come una “trappola” o una “mossa mediatica”.
Le Critiche al Vertice Ue: Riarmo e Debito Nazionale
Parallelamente al dibattito politico sul Manifesto, Meloni ha affrontato temi cruciali al vertice Ue, concentrandosi in particolare sul riarmo. In un incontro bilaterale con Ursula von der Leyen, ha ribadito la necessità di strumenti comuni che non gravino sul debito nazionale, escludendo la possibilità di eurobond a causa del muro dei paesi frugali. L’Italia sta quindi spingendo per un piano B basato su garanzie europee per gli investimenti privati, una proposta che, secondo Meloni, è stata accolta positivamente in Ue.
Il Nodo del RearmEu e l’Industria USA
La premier ha espresso freddezza sul RearmEu, sottolineando che le risorse stanziate sembrano “molte ma sono virtuali”. Meloni ha anticipato che non deciderà sull’attivazione della clausola di salvaguardia entro aprile, come richiesto da Bruxelles. Un altro punto chiave riguarda gli acquisti di armi: Meloni ha avvertito che escludere l’industria statunitense sarebbe un errore, una posizione ribadita anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Rapporti Transatlantici e Dazi
Meloni ha ribadito la volontà di mantenere buoni rapporti con gli Stati Uniti, sottolineando la necessità di prudenza sui dazi e accogliendo con favore il rinvio delle contromisure Ue. Nonostante le difficoltà, l’idea di fare da ponte tra le due sponde dell’Atlantico rimane un obiettivo per la premier, che ha confermato di voler andare alla Casa Bianca, sebbene non abbia ancora fissato una data.
Un Bilancio del Vertice e delle Tensioni Politiche
L’intervento di Giorgia Meloni a Bruxelles ha messo in luce le tensioni politiche interne e le sfide che l’Italia si trova ad affrontare in Europa. La polemica sul Manifesto di Ventotene ha polarizzato il dibattito, mentre sul fronte europeo restano aperti nodi cruciali come il riarmo e i rapporti transatlantici. La capacità di Meloni di navigare tra queste acque agitate sarà determinante per il futuro del paese.