
Il ‘Modello Caivano’: un faro di speranza per le periferie
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha annunciato a Caivano (Napoli) l’estensione del cosiddetto ‘Modello Caivano’ a otto nuove realtà nazionali. Questo modello, incentrato sull’importanza della cultura come motore di crescita e sviluppo, prevede una serie di interventi mirati in aree disagiate del Paese. Giuli ha sottolineato come il Governo abbia fortemente voluto il ‘piano Olivetti’, un’azione concreta a sostegno di biblioteche e librerie nelle periferie, nelle aree interne e nelle zone disagiate, inserito nel Decreto Cultura. Citando Dostoevskij, ‘la bellezza salverà il Mondo’, il ministro ha spiegato come l’obiettivo sia quello di replicare l’esperienza positiva di Caivano in altre zone del Paese.
Otto nuove aree coinvolte: investimenti mirati per la crescita
Le otto aree individuate per l’estensione del ‘Modello Caivano’ sono distribuite da nord a sud del Paese e comprendono: Rozzano (Milano), dove verrà sostenuto un progetto per la costruzione di una palestra dedicata ai giovani, con particolare attenzione ai disabili; il Quarticciolo (Roma), dove verranno effettuati investimenti in strutture per bambini e ragazzi; Scampia e Secondigliano (Napoli), con la costruzione di un campo da rugby gestito dalle Fiamme Oro; Palermo, dove è previsto il restauro della Chiesa di San Paolo Apostolo a Borgo Nuovo, chiusa da oltre 20 anni. Questi interventi mirano a fornire opportunità di crescita e sviluppo alle comunità locali, attraverso la promozione dello sport, della cultura e dell’inclusione sociale.
La speranza di Librino: un esempio di resilienza e cura
Il ministro Giuli ha inoltre citato l’esperienza positiva del quartiere Librino di Catania, un luogo di confine dove ‘la periferia si prende cura delle persone che vi abitano e smette di essere un luogo di abbandono e trascuratezza’. Durante una recente visita, Giuli ha potuto ammirare la forza dei ragazzi di Librino, sottolineando come questo quartiere rappresenti un esempio di speranza e resilienza per l’Italia. L’esperienza di Librino dimostra come, anche in contesti difficili, sia possibile creare comunità coese e solidali, capaci di prendersi cura dei propri abitanti e di promuovere la crescita e lo sviluppo.
Un futuro di promesse: l’impegno del Governo per le nuove generazioni
Giuli ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno del Governo nel sostenere le nuove generazioni e nel promuovere la cultura come strumento di riscatto sociale. Dopo la posa della prima pietra, il ministro ha visitato i ragazzi del Piccolo Coro di Caivano, un progetto promosso dal Ministero della Cultura in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane. Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa contribuire a creare opportunità per i giovani e a favorire la loro crescita personale e professionale. L’estensione del ‘Modello Caivano’ e il ‘piano Olivetti’ sono solo alcuni degli interventi messi in campo dal Governo per sostenere le periferie e le aree disagiate del Paese, con l’obiettivo di costruire un futuro di speranza e promesse per tutti.
Un approccio integrato per la rinascita delle periferie
L’iniziativa del Governo di estendere il ‘Modello Caivano’ rappresenta un passo importante verso la riqualificazione delle periferie e la promozione della cultura come strumento di crescita sociale. Tuttavia, è fondamentale che questi interventi siano accompagnati da politiche integrate che affrontino le cause profonde del disagio sociale, come la povertà, la disoccupazione e la mancanza di opportunità. Solo attraverso un approccio olistico e multidisciplinare sarà possibile garantire un futuro di speranza e promesse per le nuove generazioni.