Nomine Rai, un monopolio maschile che indigna
La presidente della Bicamerale di controllo sul servizio pubblico radiotelevisivo, Barbara Floridia, ha espresso forte disappunto riguardo alle recenti nomine ai vertici Rai, tutte attribuite a figure maschili. In un’intervista rilasciata a Repubblica, Floridia ha definito tale scelta “uno scandalo senza precedenti”, sottolineando come essa violi i principi di equilibrio di genere e valorizzazione delle competenze femminili sanciti nel contratto di servizio. “È un segnale pessimo,” ha dichiarato, “dubito fortemente che all’interno di una grande azienda come la Rai non ci siano figure femminili da spendere in ruoli dirigenziali.”
L’assenza dell’AD: un affronto alla Vigilanza
Oltre alla questione delle nomine, Floridia ha criticato aspramente l’amministratore delegato della Rai per non essere ancora comparso in Vigilanza a spiegare le sue scelte e strategie, a sei mesi dall’insediamento. Questa assenza è considerata una mancanza di rispetto verso il ruolo di controllo del Parlamento e un ostacolo alla trasparenza nella gestione del servizio pubblico.
Un problema culturale radicato
Floridia ha individuato un problema culturale di fondo, legato a una visione patriarcale ancora presente in Italia e accentuata dalla postura di una destra che, a suo dire, non ha mai prestato attenzione alla parità di genere. Questa mentalità, secondo la presidente della Bicamerale, si riflette nelle scelte aziendali e contribuisce a perpetuare squilibri di rappresentanza.
Blocco della Commissione e accuse di eversione
La questione della mancata elezione di Simona Agnes al vertice della Rai è diventata un pretesto, secondo Floridia, per paralizzare la commissione parlamentare e impedire un’efficace vigilanza sulle scelte aziendali e sull’utilizzo dei fondi pubblici. “Paralizzare completamente una commissione parlamentare, usando a pretesto la ratifica di Agnes, significa che vogliono fare tutto per conto loro,” ha affermato, denunciando un atto “quasi eversivo” e una “dittatura della maggioranza”.
Riflessioni sulla parità di genere e la governance Rai
La denuncia di Barbara Floridia solleva interrogativi cruciali sulla parità di genere e sulla trasparenza nella gestione del servizio pubblico radiotelevisivo. Le nomine esclusivamente maschili e l’assenza dell’AD in Vigilanza rappresentano segnali preoccupanti, che richiedono un’attenta riflessione e un impegno concreto per garantire una rappresentanza più equilibrata e un controllo democratico sull’operato della Rai.