
Una nuova dicotomia politica
Durante l’inaugurazione dell’Istituto di ingegneria e scienze Kriete, il presidente Nayib Bukele ha espresso una visione innovativa dello spettro politico globale. Secondo il leader salvadoregno, le tradizionali categorie di “destra” e “sinistra” sono ormai obsolete. Al loro posto, Bukele propone una nuova divisione: quella tra “umanisti” ed “estinzionisti”. Questa prospettiva suggerisce che la vera sfida del nostro tempo non risiede più nelle ideologie politiche del passato, ma nella capacità di guidare le nuove tecnologie e il futuro in modo da preservare e valorizzare l’umanità.
L’umanesimo come guida per il futuro
Bukele ha sottolineato l’importanza di impegnarsi per essere “umanisti”, affinché gli esseri umani mantengano il controllo sulle nuove tecnologie e sul futuro. Questa affermazione riflette una preoccupazione crescente riguardo al potenziale impatto negativo che l’innovazione tecnologica potrebbe avere sulla società e sull’ambiente. L’invito all’umanesimo si configura quindi come un appello a porre l’uomo al centro dello sviluppo, garantendo che il progresso tecnologico sia al servizio del benessere collettivo e non una forza distruttiva.
Le precedenti dichiarazioni di Bukele
Già nell’agosto 2024, in un’intervista alla rivista Time, Bukele aveva espresso il suo distacco dalle categorie politiche tradizionali, affermando di non considerarsi né di sinistra né di destra. In quell’occasione, aveva criticato la sinistra per aver perso la sua identità e per non offrire più una direzione chiara ai suoi elettori. Queste precedenti dichiarazioni forniscono un contesto utile per comprendere la più recente affermazione di Bukele sulla divisione tra “umanisti” ed “estinzionisti”, che appare come un’evoluzione del suo pensiero politico.
Il contesto dell’Istituto Kriete
L’Istituto di ingegneria e scienze Kriete, fondato dall’imprenditore Roberto Kriete con il sostegno dell’Istituto Tecnologico di Monterrey in Messico, rappresenta un importante investimento nel futuro del Salvador. La scelta di Bukele di inaugurare l’istituto e di esprimere le sue riflessioni politiche in questa sede non è casuale. L’istituto, infatti, si propone di formare i leader del futuro, in grado di guidare il paese verso un progresso tecnologico sostenibile e responsabile. Le parole di Bukele risuonano quindi come un monito e un invito all’azione per le nuove generazioni.
Una riflessione necessaria
La visione di Bukele, sebbene provocatoria, invita a una riflessione necessaria sul futuro dell’umanità in un’era di rapidi cambiamenti tecnologici. La sua affermazione sulla divisione tra “umanisti” ed “estinzionisti” potrebbe sembrare semplicistica, ma mette in luce una questione cruciale: la necessità di un approccio etico e responsabile all’innovazione, che metta al centro il benessere dell’uomo e del pianeta.