
Un condominio romano sconvolto dalla verità
Yari Selvetella, nel suo romanzo ‘La mezz’ora della verità’ (Mondadori, 343 pagine, 20 euro), esplora le dinamiche di un condominio romano sconvolto dall’avvento di Varami, una app rivoluzionaria capace di rispondere a qualsiasi domanda con la verità assoluta. In un arco di quattro settimane, la tecnologia sembra erodere le fondamenta delle relazioni umane e le certezze esistenziali, portando alla luce segreti e contraddizioni nascoste tra i condomini.
Varami: una app che scoperchia segreti e fragilità
La trama si sviluppa attorno alla diffusione virale di Varami, scaricata inizialmente da alcuni ragazzi. Presto, la sua capacità di svelare la verità diventa irresistibile per tutti, giovani e adulti. Che si tratti di scoprire questioni ereditarie, infedeltà coniugali o problemi finanziari, Varami scardina gli equilibri interpersonali, ricordando le scomode rivelazioni del Capitan Spock di Star Trek. Come ammoniva Bernard de Mandeville ne ‘La favola delle api’, la pretesa di una condotta umana irreprensibile si scontra con la realtà, dove errori e bugie sono parte integrante dell’equilibrio sociale.
Un ritmo incalzante verso l’angoscia
Con un ritmo incalzante e una cura meticolosa dei dettagli, Selvetella trascina il lettore in una situazione angosciosa, dove Varami si erge a entità di riferimento, dispensando verità inconfutabili ogni giorno alle 18, con il peso spirituale dei Comandamenti. Emergono domande inquietanti: chi è Varami? Quali criteri utilizza? Mira a scoperchiare il cuore delle persone o a distruggerle, seminando dubbi e incomprensioni? Ci lascerà più soli?
Alla ricerca della verità in un mondo di incertezze
A queste domande non ci sono risposte univoche, poiché manca una comunicazione diretta con Varami. L’app diventa sempre più potente, diffondendo i suoi messaggi attraverso i media più disparati, dagli aspirapolvere alle radio spente. Ogni personaggio è costretto a confrontarsi con se stesso e a cercare la propria verità. Valentino Ricci, un solitario e ficcanaso inquilino del terzo piano, sembra avere un’idea, ma forse non è quella definitiva.
Verità e menzogna: il delicato equilibrio della convivenza
‘La mezz’ora della verità’ solleva interrogativi cruciali sul valore della verità e sulla sua capacità di influenzare le relazioni umane. Selvetella ci invita a riflettere su quanto le nostre vite siano intrinsecamente legate a una rete di piccole bugie e omissioni, che spesso contribuiscono a mantenere l’armonia sociale. La domanda che emerge è se la verità assoluta sia sempre auspicabile o se, in alcuni casi, l’illusione e l’inganno siano necessari per preservare la nostra sanità mentale e i nostri legami affettivi.