
Downhill italiano: un gruppo competitivo ai vertici mondiali
Simone Fabbri, CT della Nazionale Italiana di Downhill dal 2021, esprime soddisfazione per il livello raggiunto dagli azzurri. “Il nostro gruppo è competitivo e tra i migliori, con un forte spirito di squadra, sia in pista che fuori. Abbiamo ottenuto risultati importanti, come le medaglie conquistate dai nostri atleti”. La vittoria di Eleonora Farina agli Europei 2023 rappresenta una delle maggiori soddisfazioni per il tecnico. Fabbri, recentemente confermato dal Consiglio Federale, ha lavorato per consolidare il movimento, portando gli atleti italiani a competere stabilmente ai massimi livelli internazionali.
La Francia resta il punto di riferimento, ma l’Italia incalza
Nonostante il dominio francese, Fabbri è convinto che l’Italia sia subito dietro e pronta a competere ai massimi livelli. “L’unico aspetto che ci separa è il numero di biker che quelle nazioni riescono a produrre, ma anche in Italia stiamo assistendo a una crescita, soprattutto tra i più giovani”. Questo aumento di interesse e partecipazione è un segnale positivo per il futuro del Downhill italiano.
Enduro: una disciplina emergente con grandi potenzialità
Fabbri, CT anche della Nazionale di Enduro dal 2024, sottolinea l’evoluzione positiva di questa disciplina. “L’Enduro sta evolvendo con buoni risultati, a partire dall’argento di Andrea Garibbo ai Mondiali di Canazei nel 2023. È una disciplina emergente, e l’anno scorso è stata la prima edizione del Mondiale UCI, un segnale importante per il futuro”. Fabbri punta sulla multidisciplinarietà dei giovani talenti per competere con le altre nazioni leader. “I giovani talenti che stiamo formando possono affermarsi grazie alla loro capacità di adattarsi a più discipline. Il nostro obiettivo è costruire una squadra solida, capace di competere con le altre nazioni leader, sfruttando anche la multidisciplinarietà che può fare la differenza in una realtà in crescita come questa”.
Un futuro promettente per il ciclismo gravity italiano
Le parole di Simone Fabbri delineano un quadro incoraggiante per il futuro del ciclismo gravity italiano. Il Downhill si conferma una realtà solida e competitiva, mentre l’Enduro, grazie all’impegno e alla visione del CT, sta emergendo come una disciplina con grandi potenzialità. La multidisciplinarietà dei giovani talenti rappresenta un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza nel panorama internazionale.