
La Giornata dei Distinguo si Trasforma in Attacco Ideologico
Quella che si preannunciava come una giornata di chiarimenti interni alla Lega si è trasformata in un acceso confronto ideologico, con la premier Giorgia Meloni che ha preso di mira il Manifesto di Ventotene, un testo chiave per la storia dell’integrazione europea. Alla vigilia del Consiglio Europeo, Meloni ha scelto di chiudere la sua replica alla Camera con una serie di citazioni dal manifesto scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, confinati sull’isola di Ventotene durante il regime fascista.
L’Aula si Infuoca: Citazioni e Polemiche
L’intervento di Meloni ha immediatamente infiammato l’Aula, tra le urla di approvazione della maggioranza e le proteste delle opposizioni. La seduta è stata sospesa, e le polemiche sono continuate anche alla ripresa dei lavori, mentre la premier era in volo per Bruxelles dopo il consueto pranzo al Quirinale. Meloni ha postato sui social media il video del suo intervento, accusando chi ha richiamato il Manifesto di Ventotene di “non averlo mai letto”.
Meloni ha citato alcuni stralci del manifesto, tra cui l’affermazione che la rivoluzione europea dovrà essere socialista e che la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta o estesa caso per caso. Secondo i sostenitori di Meloni, queste parole hanno fatto “cadere il Muro di Berlino anche in Italia”.
Reazioni Contrastanti nel Governo e nell’Opposizione
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato che Meloni non ha offeso Spinelli e che la polemica è fuori luogo. Riccardo Molinari ha sottolineato che la Lega Nord di Umberto Bossi era ispirata dal federalismo europeo di Spinelli, che a suo dire è stato tradito dall’attuale Europa. L’opposizione, guidata da Elly Schlein e Giuseppe Conte, ha criticato duramente l’attacco di Meloni al Manifesto di Ventotene, accusandola di oltraggiare la memoria europea e di essere irriconoscente verso coloro che hanno gettato le basi per un’Europa libera e democratica.
Divisioni nel Governo sulla Politica Europea
Nonostante la risoluzione unitaria approvata alla Camera, le divisioni all’interno del governo sulla politica europea sono evidenti. Palazzo Chigi e il Ministero dell’Economia sono preoccupati per l’impatto sul debito dei piani europei. Meloni ha ribadito la necessità di rendere questi piani più sostenibili, pur sottolineando la chiarezza della posizione del governo.
Meloni si Difende a Bruxelles
Arrivando a Bruxelles per il Consiglio Europeo, Meloni ha risposto alle critiche, affermando di non capire cosa ci sia di offensivo nel leggere un testo. Ha spiegato di averlo fatto perché il Manifesto di Ventotene è stato distribuito durante una manifestazione recente e che, quindi, era necessario leggerlo e chiederne conto.
L’Aula della Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio Europeo con 188 voti favorevoli, 125 contrari e 9 astenuti.
Un Dibattito Necessario o una Distrazione?
L’attacco di Meloni al Manifesto di Ventotene solleva interrogativi importanti sul futuro dell’Europa e sulla sua identità. Mentre alcuni vedono nel manifesto un’utopia irrealizzabile, altri lo considerano un faro per un’Europa più unita e solidale. È fondamentale che questo dibattito si svolga in modo costruttivo, senza cedere a semplificazioni o strumentalizzazioni, per definire una visione condivisa per il futuro del continente.