
Allarme dall’ECG: La Logistica Automotive Esclusa dal Dialogo Strategico UE
L’associazione europea di logistica (ECG), ha lanciato un allarme all’Eurocamera durante un evento promosso dall’eurodeputato Alexandr Vondra (ECR). L’ECG lamenta l’esclusione del settore della logistica dal dialogo strategico sull’automotive avviato a gennaio da Ursula von der Leyen. Questo dialogo, nato con l’obiettivo di sostenere il comparto automotive, rischia di lasciare indietro un anello cruciale della catena del valore: la logistica.
Wolfgang Göbel, presidente di ECG, ha espresso preoccupazione per l’approccio normativo europeo, sottolineando che “non si può guidare la trasformazione solo con la regolamentazione e la rendicontazione”. Göbel ha insistito sulla necessità di un approccio più pragmatico, che tenga conto delle difficoltà finanziarie dei produttori di automobili e promuova un ambiente favorevole agli investimenti.
Guerra Commerciale e Flessibilità: Le Richieste dell’ECG all’UE
L’ECG accoglie con favore la flessibilità concessa dalla Commissione europea sul pagamento delle multe, ma sottolinea l’importanza di “adattare la velocità” della trasformazione alla concorrenza globale. Göbel ha avvertito che l’Europa è in una “guerra commerciale con la Cina e con gli Stati Uniti”, e che un approccio troppo rigido rischia di penalizzare ulteriormente l’industria automobilistica europea.
Europarlamentari a Supporto della Logistica: Vondra e Fiocchi Critici verso la Commissione
L’eurodeputato Alexandr Vondra ha criticato aspramente la “cattiva gestione da parte della precedente Commissione europea”, accusandola di aver “regolamentato tutto in modo eccessivo” e di aver creato un problema di concorrenza. Vondra ha assicurato che si sta lavorando per correggere questa situazione e ha sottolineato la necessità di coinvolgere il settore della logistica nella revisione del regolamento sulle emissioni CO2 delle nuove auto, attesa entro la fine dell’anno.
Anche Pietro Fiocchi, eurodeputato di Fratelli d’Italia, ha espresso preoccupazione per la dipendenza europea da Cina e altri paesi per le tecnologie delle batterie a litio e i microchip. Fiocchi ha insistito sulla necessità di “riportare la produzione, la tecnologia e le proprietà intellettuali in Europa” e di promuovere la “neutralità tecnologica”.
Il Piano UE per l’Automotive: Segnali Positivi Ma Non Sufficienti
Nonostante i “segnali positivi” provenienti dal piano UE per l’automotive, gli europarlamentari concordano sulla necessità di azioni più incisive. L’esclusione del settore della logistica dal dialogo strategico rappresenta una grave lacuna, che rischia di compromettere l’efficacia delle misure adottate. L’ECG e gli europarlamentari chiedono quindi un cambio di passo, con un maggiore coinvolgimento del settore della logistica nelle decisioni strategiche e un approccio più flessibile e pragmatico alla transizione green.
Un Approccio Olistico per la Competitività dell’Automotive Europeo
La vicenda sottolinea l’importanza di un approccio olistico e integrato alla politica industriale europea. Trascurare un settore chiave come la logistica significa compromettere la competitività dell’intero comparto automotive. L’UE deve ascoltare le voci degli operatori del settore e adottare misure che favoriscano l’innovazione, la sostenibilità e la competitività, tenendo conto delle sfide poste dalla concorrenza globale.