
L’Inizio: Un’Amicizia in Fiera Milano
La storia di Equalize, l’agenzia investigativa al centro di un’indagine per presunte attività di cyber-spionaggio, affonda le sue radici in un’inaspettata amicizia. Carmine Gallo, ex dirigente del Commissariato di Rho, racconta ai pm come l’incontro con Enrico Pazzali, allora Amministratore Delegato di Fiera Milano, abbia gettato le basi per la creazione della società nel 2018. “Io conosco Pazzali quando ero dirigente del Commissariato, lui era Amministratore Delegato di Fiera Milano e ci siamo conosciuti in quel contesto. Il Commissariato di Rho era competente anche per Fiera, ci siamo conosciuti, è nata un’amicizia”, ha dichiarato Gallo, scomparso prematuramente il 9 marzo.
Dall’Informatica all’Investigazione: L’Evoluzione di Equalize
Inizialmente, Equalize nasce come “società informatica”, senza alcuna vocazione investigativa. Pazzali, in procinto di lasciare Fiera Milano, costituisce la società da solo, mentre Gallo è ancora in servizio nella Polizia. Tuttavia, dopo il pensionamento di Gallo e la sua assunzione in Equalize nel 2019, la società cambia rotta. “A me piaceva fare… lavorare con Enrico Pazzali, perché mi ero affezionato”, confessa Gallo, motivando la sua scelta. Nello stesso anno, Gallo ottiene la riabilitazione e richiede la licenza investigativa, aprendo la strada a nuove opportunità di business.
Un Fatturato da Capogiro e la Ricerca di Clienti
Il 2019 si rivela un anno d’oro per Carmine Gallo, che dichiara di aver fatturato quasi 450 mila euro grazie alle sue “conoscenze”. Gallo sottolinea di essere stato l’unico artefice della ricerca di clienti per Equalize, escludendo il coinvolgimento di Enrico Pazzali in questo processo. “I clienti per Equalize li ho sempre esclusivamente procurati io – ha spiegato – Enrico Pazzali non ha mai procurato un cliente”.
Prima degli Accessi Abusivi: Le Fonti Aperte e l’Archivio Personale
Prima di ricorrere agli accessi abusivi alle banche dati, tramite funzionari infedeli, Gallo si affidava a metodi più tradizionali per raccogliere informazioni. “Fonti aperte e facevo il report. Valutavo, guardavo le relazioni Dia, Dna, che sono pubbliche, se non c’erano collegamenti, ad occhio e croce, guardavo magari qualcosa del mio archivio personale se erano soggetti che mi dicevano qualcosa”, ha spiegato l’ex poliziotto. Un approccio che combinava l’analisi di dati pubblici con l’esperienza e la memoria personale.
Un Caso dai Molteplici Interrogativi
Le rivelazioni postume di Carmine Gallo gettano nuova luce sul caso Equalize, sollevando interrogativi sulla natura delle attività svolte dall’agenzia investigativa e sul ruolo dei suoi protagonisti. L’inchiesta dovrà fare chiarezza sulle responsabilità individuali e sull’eventuale coinvolgimento di figure istituzionali, al fine di garantire la trasparenza e la legalità nel settore delle investigazioni private.