
Un tuffo nel passato: l’emozione dei primi successi
“La mia prima gara importante, l’emozione dello Stadio dei Marmi stracolmo: ho vinto e ho pensato da grande vincerò le Olimpiadi. E così è stato”. Gabriella Dorio, nel giorno in cui si riaffacciano all’orizzonte i Giochi della Gioventù, ricorda con rinnovata emozione quei 1000 metri che insieme all’oro dei Giochi di Los Angeles ’84 rappresentano “le due gare a cui sono più affezionata”.
L’olimpionica dei 1500 metri rivive quelle emozioni, sottolineando l’importanza di quella vittoria giovanile come trampolino di lancio per una carriera costellata di successi. “E’ stata una delle mie prime gare su pista – racconta Dorio all’ANSA- avevo appena cominciato, e poi venivo dalla campagna: mi sono ritrovata a Roma in uno stadio bellissimo e pieno. Mi dicevano che le milanesi erano forti, mio fratello mi disse ‘tu stai lì e poi agli ultimi 300 metri vai’. E così è stato”.
Un sogno coltivato fin da giovane
La determinazione e la visione di Gabriella Dorio erano già evidenti in tenera età. “Ho compiuto 14 anni in quei giorni, pesavo appena 37 kg ma correre mi piaceva troppo: e infatti al momento della foto mi sono messa davanti a tutti e ho detto ‘io da grande vincerò le Olimpiadi’. Pensavano mi fossi montata la testa, ma avevo cuore, gambe e testa per farlo. Certo ci sono voluti 15 anni ma ci sono riuscita. Ma quella emozione per me è stata grande, e poi ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno. Conquistare l’oro alle olimpiadi”.
La sua storia è un esempio di come la passione, l’impegno e la fiducia in sé stessi possano portare al raggiungimento di obiettivi ambiziosi.
Giochi della Gioventù 4.0: un’opportunità per i giovani
Ora che la manifestazione, dopo il via libera del ddl in Senato, si appresta a coinvolgere i ragazzi di scuola primaria (4/a e 5/a) e secondaria, Gabriella Dorio rivolge un messaggio ai giovani atleti: “Inseguite i sogni, l’importante è provarci, non è detto che ci si riesca, ma è giusto farlo”.
L’aspetto ludico, che proprio nello sport dei più piccoli è imprescindibile, per l’ex campionessa azzurra, oggi 67enne, deve restare sempre un faro: “E’ vero che c’è tanta fatica, ma deve esserci altrettanto divertimento – dice – io uscivo a correre e non pensavo che mi stavo allenando, ma che mi divertivo. E questo deve essere lo spirito e finalmente tornano questi Giochi che poi sono le Olimpiadi dei ragazzi. Servono per ampliare il numero dei praticanti, speriamo che i professori siano bravi a coglierne l’importanza. A me hanno dato una bella spinta, perché ero solo una ragazzina e avevo vinto una cosa importante. E si sentiva la nostalgia per quella manifestazione, autentica con valori che non passano di moda”.
Un progetto concreto per il futuro dello sport
L’iniziativa, prevista in via sperimentale per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026, vedrà uno stanziamento per il primo anno di 1 milione e 10.3 per la seconda stagione. La realizzazione fa capo a Sport e Salute, dovrebbero essere previste cinque discipline, comprese quelle per studenti con disabilità, con una fase territoriale e una nazionale.
Dopo i lavori del tavolo tecnico a cui hanno preso parte rappresentanti dei sette ministeri coinvolti, ora con la fumata bianca bisogna correre perché i Giochi dovranno svolgersi entro la fine dell’anno scolastico.
“Si scrive una pagina positiva per lo sport e la scuola – le parole del ministro Andrea Abodi – i nuovi Giochi della Gioventù rappresenteranno non solo un meraviglioso evento, ma anche un progetto-manifesto, nel quale la dimensione del confronto sportivo si coniugherà con l’affermazione dei valori della socialità, dell’inclusione, del rispetto in tutte le sue forme, della promozione di sani stili di vita e del benessere individuale e delle comunità”.
Un’eredità di passione e impegno
La testimonianza di Gabriella Dorio è un potente promemoria dell’importanza dello sport nella formazione dei giovani. I Giochi della Gioventù rappresentano un’occasione preziosa per avvicinare i ragazzi all’attività fisica, promuovere i valori dello sport e scoprire nuovi talenti. L’augurio è che questa iniziativa possa ispirare una nuova generazione di atleti e cittadini consapevoli.