
Un’autobiografia in musica: il viaggio di Franco Mussida
Franco Mussida, figura iconica della scena musicale italiana e co-fondatore della Premiata Forneria Marconi (PFM), si apre al pubblico con ‘Il bimbo del Carillon’, un romanzo autobiografico edito da Salani Editore. In questo libro, Mussida non solo ripercorre la sua vita, ma esplora anche il potere trasformativo della musica come linguaggio universale e strumento di introspezione. Attraverso le pagine del romanzo, il lettore è invitato a un viaggio nel cuore della sua esperienza artistica e umana, dagli esordi fino alla consacrazione con la PFM e oltre.
Dalla PFM all’indagine dell’anima: la musica come telescopio
Mussida, classe 1947, non è solo un musicista e compositore di talento, ma anche un pittore e scultore. Questa poliedricità artistica si riflette nella sua scrittura, che intreccia ricordi personali, riflessioni sulla musica e incontri significativi con altri artisti. Il libro non si limita a celebrare i successi della PFM, ma si addentra nell’esperienza umanistica che ha portato alla nascita di brani indimenticabili come ‘Impressioni di settembre’.
L’artista descrive la musica come “un telescopio che illumina l’anima della gente, fino a portarla in luoghi dove lavora per rendere migliori persone in difficoltà”. Questa visione profonda e umanitaria della musica è il filo conduttore del romanzo, che esplora il potere della melodia di guarire, ispirare e connettere le persone.
Il Carillon come simbolo: un’infanzia guidata dalle orecchie
Il titolo del libro, ‘Il bimbo del Carillon’, evoca l’immagine di un’infanzia sensibile e ricettiva al mondo dei suoni. Mussida racconta di aver scoperto un carillon da bambino, un evento che ha segnato la sua vita e lo ha portato a “scegliere le orecchie per orientare la sua vita”. Questa metafora sottolinea l’importanza dell’ascolto, non solo della musica, ma anche delle emozioni e delle esperienze che ci circondano.
L’idea del libro è nata nel 2012, quando Mussida ha iniziato a scrivere degli effetti della musica sulla struttura emotiva delle persone. Voleva esplorare l’evoluzione del suo rapporto con i suoni, che fin da piccolo gli suggerivano l’esistenza di un “altro pianeta” interiore. Per unire i fili del suo karma e viaggiare con l’occhio del ricordo, ha scelto come scenario l’oasi di Ninfa, nella pianura Pontina, un luogo che evoca la bellezza e l’armonia della natura.
Presentazioni ed eventi: un’occasione per incontrare l’artista
‘Il bimbo del Carillon’ sarà presentato in una serie di incontri ed eventi in diverse città italiane. Il 22 marzo a Maranello (Modena) alla Biblioteca Mabic, il 27 a Bassano del Grappa (Vicenza) a Palazzo Roberti, il 29 a Casalpusterlengo (Lodi) in Biblioteca, il 4 aprile a Mantova al Ristorante Letterario Giallo Zucca, il 5 a Salò (Brescia) alla Biblioteca Salò. Queste occasioni offriranno al pubblico l’opportunità di incontrare Franco Mussida, ascoltare le sue storie e approfondire i temi del libro.
Un’opera che celebra la musica come forza trasformativa
‘Il bimbo del Carillon’ è un’opera che va oltre la semplice autobiografia. È un inno alla musica come forza trasformativa, capace di illuminare l’anima e di migliorare la vita delle persone. Franco Mussida, con la sua sensibilità artistica e la sua profonda umanità, ci regala un libro che invita alla riflessione e all’ascolto interiore, ricordandoci il potere della musica di connetterci con noi stessi e con il mondo che ci circonda.