
Allerta arancione e aree a rischio
La Toscana continua a fare i conti con il rischio idraulico, con alcune aree poste sotto allerta arancione. Nonostante una notte senza piogge particolarmente intense, permangono i rischi di esondazione nei bacini del Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese. In pratica, si tratta del bacino dell’Arno da Empoli fino a Pisa e alla foce in mare, oltre alla zona nord del Livornese. L’Arno a Pisa, secondo l’idrometro del Centro funzionale regionale, mostrava una tendenza alla discesa, attestandosi a 3,84 metri alle ore 9:40. Anche a Ponte a Signa (Firenze), l’idrometro sull’Arno era sotto i 4 metri, in un punto cruciale dove il fiume riceve le acque del Bisenzio, affluente alimentato anche dal reticolo dell’Ombrone Pistoiese. Questi due corsi d’acqua sono rimasti sotto stretta sorveglianza nelle ultime 24 ore a causa del superamento dei livelli di guardia.
Passaggio ad allerta gialla e criticità residue
Le aree del Mugello, Firenze, Valdarno Superiore sono passate in allerta gialla, con validità fino alle ore 14:00. Tuttavia, gli allagamenti persistono a macchia di leopardo in diverse zone della regione, interessando non solo i terreni aperti ma anche numerosi centri abitati già colpiti dalle alluvioni. Tra questi, si segnalano le aree lungo il corso della Sieve, esondata il 13 marzo in molti paesi fino alla sua confluenza con l’Arno, e quelle interessate dalle esondazioni di torrenti come l’Orme, che ha rotto un argine a Empoli, causando allagamenti significativi nei quartieri di Ponzano e Pontorme.
Difficoltà di deflusso e interventi in corso
Le acque faticano a defluire a causa della saturazione dei terreni. Il fango ha intasato le fognature in diverse aree, rendendo necessario lo svuotamento di seminterrati, scantinati, garage e cantine. In questo contesto, si rivela fondamentale l’intervento dei volontari della protezione civile e dei vigili del fuoco, impegnati con le pompe idrovore per liberare le zone allagate.
Considerazioni sulla gestione del rischio idraulico
La persistenza dell’allerta e degli allagamenti in Toscana evidenzia la necessità di una gestione più efficace del rischio idraulico. Oltre agli interventi di emergenza, è fondamentale investire in opere di prevenzione, manutenzione dei corsi d’acqua e pianificazione territoriale per ridurre la vulnerabilità del territorio e proteggere le comunità locali.