
Il No della Lega al Piano Rearm EU
Riccardo Molinari, figura di spicco della Lega e capogruppo alla Camera, ha espresso forti dubbi sull’approvazione del piano Rearm EU, un’iniziativa volta a rafforzare le capacità di difesa europee attraverso l’emissione di nuovo debito. Durante un’intervista a 24 Mattino su Radio 24, Molinari ha delineato uno scenario in cui l’Italia si unirebbe a Olanda e Germania nel manifestare la propria opposizione al progetto.
Olanda e Germania: defezioni chiave
Molinari ha sottolineato come il Parlamento olandese abbia già espresso la propria contrarietà attraverso una mozione che prevede l'”opting out” nel caso in cui la Commissione Europea autorizzi nuovo debito. Questa decisione, secondo Molinari, rappresenta un ostacolo significativo per il piano Rearm EU. Allo stesso modo, ha evidenziato come la Germania abbia implementato una modifica costituzionale che, a suo dire, si discosta dalle regole europee e dagli obiettivi del piano Rearm EU. Si tratta di un’interpretazione che necessita di ulteriori verifiche, ma che solleva interrogativi sulla coesione interna all’Unione Europea in materia di difesa.
La posizione dell’Italia: impegni NATO e proposta Giorgetti
Il capogruppo della Lega ha chiarito che l’Italia non approverà una risoluzione che dia a Meloni il mandato di approvare il Rearm EU. Invece, la risoluzione si concentrerà sulla proposta avanzata da Giorgetti all’Ecofin e sulla volontà dell’Italia di incrementare la propria spesa per la difesa in linea con gli impegni presi con la NATO. Molinari ha affermato che questa sarà la posizione che la maggioranza esprimerà in Parlamento e che si aspetta che Meloni porti avanti al Consiglio Europeo.La proposta Giorgetti all’Ecofin, cui fa riferimento Molinari, riguarda la revisione delle regole del Patto di Stabilità e Crescita, con un focus sulla sostenibilità del debito pubblico e sulla necessità di conciliare rigore di bilancio e investimenti strategici, inclusi quelli per la difesa.
Rearm EU: un progetto controverso
Il piano Rearm EU, ufficialmente noto come “European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act” (EDIRPA), è una proposta della Commissione Europea per incentivare gli Stati membri a collaborare nell’acquisto di armamenti, con l’obiettivo di rafforzare l’industria della difesa europea e ridurre la dipendenza da fornitori esterni. Il piano prevede l’utilizzo di fondi europei per cofinanziare progetti di procurement congiunto, ma la sua approvazione è ostacolata dalle resistenze di alcuni Stati membri, preoccupati per l’impatto sul debito pubblico e per la sovranità nazionale in materia di difesa.
Implicazioni e scenari futuri
La posizione espressa da Molinari evidenzia le divisioni interne all’Unione Europea riguardo alle politiche di difesa e alla gestione del debito pubblico. L’eventuale opposizione di Italia, Olanda e Germania al piano Rearm EU potrebbe minare la credibilità dell’iniziativa e rallentare il processo di integrazione europea in materia di difesa. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi futuri e le posizioni che verranno assunte dagli altri Stati membri per comprendere appieno l’impatto di queste decisioni sull’architettura della sicurezza europea.