
Le dichiarazioni di Gabriele Pegoraro
Nel contesto del caso Equalize, Gabriele Pegoraro, l’esperto informatico al centro dell’indagine e coinvolto nella vicenda del presunto spionaggio ai danni del campione olimpico Marcell Jacobs, ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti presenti alle udienze del Riesame di Milano. Pegoraro ha negato con forza le accuse, affermando: “Non esistono chat di Jacobs, non le ho mai esfiltrate, non feci niente su di lui, solo ricerche da fonti aperte e io pensavo a favore di Jacobs, non avrei mai fatto qualcosa contro la nazionale di atletica”.
Il coinvolgimento di Giacomo Tortu
La vicenda si complica ulteriormente con il presunto coinvolgimento di Giacomo Tortu, fratello del velocista Filippo Tortu. Secondo le accuse, Giacomo Tortu avrebbe commissionato a Pegoraro lo spionaggio di Marcell Jacobs. Tuttavia, Pegoraro ha negato qualsiasi coinvolgimento in attività di spionaggio, ribadendo di aver agito sempre a favore dell’atleta e della nazionale di atletica.
La richiesta di arresti domiciliari
La Procura di Milano ha richiesto gli arresti domiciliari per Gabriele Pegoraro, dopo che il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) aveva precedentemente bocciato tale richiesta. La decisione del Riesame sarà cruciale per determinare il futuro di Pegoraro nel contesto dell’indagine.
Il caso Equalize: uno sguardo più ampio
Il caso Equalize, in cui Pegoraro è indagato, è un’indagine complessa che coinvolge diverse figure e presunte attività illecite. La vicenda del presunto spionaggio a Marcell Jacobs rappresenta solo uno degli aspetti di un’inchiesta più ampia, che mira a fare luce su eventuali irregolarità nel mondo dello sport.
Riflessioni sulla vicenda
Le dichiarazioni di Pegoraro aggiungono un ulteriore elemento di incertezza in un caso già intricato. Sarà fondamentale attendere gli sviluppi delle indagini e le decisioni del Riesame per fare chiarezza sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità. La vicenda solleva interrogativi sull’etica e la trasparenza nel mondo dello sport, evidenziando la necessità di una maggiore vigilanza e di controlli più rigorosi.