
Un ponte culturale da Damasco a Torino: la mostra ‘Risorgimento dell’artigianato dell’icona siriana’
Nel cuore di Torino, presso il Coro della Chiesa di Santa Pelagia alla Fondazione Omi, si apre uno squarcio sulla ricca tradizione artistica e spirituale della Siria con la mostra ‘Risorgimento dell’artigianato dell’icona siriana’. L’esposizione presenta dieci icone greco-melchite, testimonianza di una fede millenaria e di un’arte che resiste alle avversità del tempo e della guerra.Queste preziose icone sono il frutto del progetto ‘Scuola di icone’, un’iniziativa che ha avuto luogo nel 2023 a Damasco, sostenuta con impegno dall’assessorato alla Cooperazione Internazionale. La Fondazione H.Opes ha assunto il ruolo di ponte culturale, portando queste opere in Italia con un obiettivo ben preciso: non permettere che il silenzio cali sulla complessa e delicata situazione in Siria.
Un messaggio di speranza dalla Siria: arte e resilienza
La mostra non è solo un’esposizione artistica, ma un vero e proprio messaggio di speranza e resilienza che giunge dalla Siria. Come sottolineano dalla Fondazione H.Opes, “Dalla Siria ci giungono notizie preoccupanti, ma anche messaggi di tanti siriani decisi a non rassegnarsi davanti alla persecuzione jihadista”. In un contesto di conflitto e difficoltà, l’arte sacra diventa un simbolo di identità e di resistenza culturale.L’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Maurizio Marrone, evidenzia come il progetto, nato con l’intento di contribuire alla ricostruzione di una Siria devastata dalla guerra e desiderosa di riaffermare il pluralismo religioso, assume oggi una valenza ancora maggiore. In un panorama geopolitico in continua evoluzione, la mostra si pone come un faro di attenzione sulla difesa del pluralismo confessionale, della libertà di culto e della sopravvivenza della Cristianità d’Oriente, minacciata dal fondamentalismo qaedista.
Un termometro della tolleranza religiosa: le icone come simbolo di dialogo
La permanenza delle icone a Torino, come sottolinea Marrone, diventa un “termometro della tolleranza religiosa da custodire”. In un momento storico in cui si riacutizzano le persecuzioni contro le minoranze musulmana alawita e cristiana, queste opere d’arte diventano un simbolo tangibile della necessità di preservare il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica.La cooperazione internazionale piemontese si configura, quindi, come un “occhio europeo aperto sul rispetto dei diritti umani nel nuovo corso siriano”, un impegno concreto per sostenere le comunità che lottano per la propria sopravvivenza e per la salvaguardia del proprio patrimonio culturale e religioso.
L’arte come strumento di diplomazia culturale
La mostra ‘Risorgimento dell’artigianato dell’icona siriana’ rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte possa fungere da strumento di diplomazia culturale, creando ponti tra popoli e culture diverse. In un contesto globale segnato da conflitti e tensioni, iniziative come questa contribuiscono a promuovere la comprensione reciproca, la tolleranza e il rispetto dei diritti umani, offrendo uno spiraglio di speranza per un futuro di pace e convivenza.