
Una passione mai spenta
Alessandro Ferrari, ventenne di Feltre, coltiva la passione per lo sci alpino fin dall’età di 10 anni. Nemmeno la diagnosi di atrofia ottica di Leber, una malattia degenerativa che lo ha colpito al nervo ottico rendendolo ipovedente, è riuscita a spegnere il suo amore per questo sport. Anzi, la sfida lo ha spinto a sognare ancora più in grande: le Paralimpiadi.
La malattia e la rinascita sportiva
Alessandro, studente di ingegneria industriale a Trento, ha scoperto la malattia all’età di 16 anni. Nonostante le difficoltà, non si è arreso e ha continuato a sciare, trasformando la sua passione in agonismo nel 2022. Attualmente è seguito dal maestro di sci Vittorio, che lo guida e lo allena in vista delle competizioni paralimpiche. Il suo obiettivo è chiaro: rappresentare il Bellunese alle Paralimpiadi.
Un sogno che ha bisogno di supporto
Per realizzare il suo sogno, Alessandro ha bisogno del sostegno della comunità. Insieme al padre Pierluigi, suo primo tifoso, ha avviato una raccolta fondi per coprire le spese della stagione sportiva, tra cui l’acquisto di materiali e le trasferte. Spera anche nel supporto delle aziende del territorio per raggiungere il suo obiettivo.
L’appello del Presidente Padrin
Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha raccolto l’appello di Alessandro e si è impegnato a diffondere la sua storia per coinvolgere più persone possibile. Padrin sottolinea come lo sport sia un potente strumento per superare gli ostacoli e promuovere l’inclusione, auspicando la presenza di Alessandro e di tanti altri giovani alle Paralimpiadi di Cortina, per tifare i campioni e comprendere i valori dello sport paralimpico.
Un esempio di resilienza e determinazione
La storia di Alessandro Ferrari è un esempio straordinario di resilienza e determinazione. Nonostante le avversità, ha trasformato una sfida personale in un’opportunità per realizzare il suo sogno sportivo. Il suo impegno e la sua passione sono un’ispirazione per tutti, dimostrando come lo sport possa essere un motore di inclusione e un veicolo per superare i limiti imposti dalla disabilità. Il sostegno della comunità è fondamentale per permettere ad Alessandro di raggiungere il suo obiettivo e rappresentare il Bellunese alle Paralimpiadi.