
Un tributo a John Giorno al cuore della Triennale
Dal [Data di inizio] al 13 aprile, il cuore della Triennale di Milano, precisamente il suo centro studi e archivi, ospita la mostra ‘John Giorno: a labour of LOVE’. Questa esposizione, ispirata al tema ‘among friends’ di Miart, il salone d’arte moderna e contemporanea, si propone di esplorare le intricate reti di amicizia, dialogo e sostegno che hanno caratterizzato la vita e l’opera di John Giorno, figura poliedrica e influente del panorama culturale internazionale. La curatela è affidata a Nicola Ricciardi ed Eleonora Molignani, con un allestimento curato da EX.
Un intreccio di collaborazioni e influenze
John Giorno, difficile da incasellare in un’unica definizione, ha saputo tessere legami significativi con figure di spicco del mondo intellettuale. Tra questi, spicca William S. Burroughs, scrittore simbolo della Beat Generation, con cui Giorno condivideva lo stesso edificio a Manhattan. La mostra offre uno sguardo intimo su questo rapporto, mantenendo intatta la camera da letto di Burroughs come testimonianza della loro amicizia. Ma l’influenza di Giorno si estende ben oltre, toccando artisti del calibro di Andy Warhol, Robert Rauschenberg, John Cage, Keith Haring, Patti Smith e Michael Stipe dei R.E.M., con cui ha collaborato in diverse occasioni.
Impegno sociale e attivismo artistico
Oltre al suo contributo artistico, John Giorno si è distinto per il suo impegno sociale. Nel 1964, con la sua ‘Pornographic Poem’, ha celebrato la sessualità queer, rompendo tabù e aprendo nuove prospettive. L’anno successivo, ha fondato la Giorno Poetry Systems, una realtà no profit dedicata al sostegno di artisti, musicisti e scrittori, che oggi gestisce il suo vasto archivio. Di fronte all’emergenza dell’AIDS nel 1984, Giorno ha lanciato l’AIDS Treatment Project, dimostrando un forte senso di responsabilità e solidarietà.
Un’immersione nell’archivio di John Giorno
Grazie al prezioso supporto della Giorno Poetry Systems, la mostra a Milano offre un’ampia selezione di documenti, molti dei quali inediti. Tra questi, si possono ammirare le prime edizioni dei suoi libri e dei suoi LP, testimonianze del suo rapporto con artisti come Rauschenberg, Jasper Johns e Allen Ginsberg, corrispondenza privata, contratti, filmati d’archivio e volantini originali. Un’attrazione speciale è rappresentata da ‘Dial-A-Poem’, un’opera d’arte interattiva che permette ai visitatori di ascoltare poesie lette da poeti, artisti e musicisti semplicemente alzando la cornetta. Originariamente creata nel 1968 e oggi parte della collezione permanente del MoMA di New York, ‘Dial-A-Poem’ si è evoluta nel tempo, includendo centinaia di registrazioni.
Perfect Flowers: un’esplosione di colore nello scalone d’onore
Lo scalone d’onore della Triennale ospita una selezione delle opere pittoriche di Giorno della serie ‘Perfect Flowers’. Queste opere, caratterizzate da colori vivaci e forme audaci, creano un impatto visivo notevole, arricchendo l’esperienza della mostra con un tocco di energia e vitalità. Le frasi di Giorno, impresse su un enorme murales, accompagnano le opere, offrendo spunti di riflessione e ispirazione.
Un’eredità culturale da riscoprire
La mostra dedicata a John Giorno alla Triennale di Milano rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire la figura di un artista poliedrico e impegnato, che ha saputo coniugare arte, poesia e attivismo sociale. Attraverso le sue collaborazioni, le sue opere e il suo impegno, Giorno ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura contemporanea, invitandoci a riflettere sul potere dell’arte come strumento di cambiamento e di connessione umana.