
Un premio alla carriera nella sua Puglia
Lunetta Savino, versatile e amata attrice italiana, riceverà questa sera il prestigioso premio alla carriera Apulia Excellence nell’ambito della XXV edizione del Sudestival, il festival cinematografico che anima la città di Monopoli. Un riconoscimento significativo per l’artista pugliese, che ha saputo conquistare il pubblico con la sua intensa presenza sia sul grande che sul piccolo schermo.
Fondato e diretto da Michele Suma, il Sudestival giunge alla sua serata finale dopo otto settimane di proiezioni, incontri e dibattiti dedicati al cinema italiano. La presenza di Lunetta Savino come ospite speciale aggiunge un ulteriore prestigio all’evento, celebrando il talento di un’attrice che ha saputo distinguersi per la sua capacità di interpretare ruoli complessi e profondi.
Il cinema come impegno politico
“Il cinema e la tv mi hanno dato una popolarità molto forte, ecco perché anche quando scelgo i ruoli da interpretare il mio è un impegno politico”, ha dichiarato Lunetta Savino all’ANSA. Un’affermazione che sottolinea la consapevolezza dell’attrice del proprio ruolo sociale e la volontà di utilizzare la sua visibilità per promuovere valori importanti e dare voce a tematiche rilevanti.
In occasione della premiazione, verrà proiettato Rosa, il lungometraggio d’esordio della regista Katja Colja, che ha visto Lunetta Savino nel ruolo di protagonista assoluta. Un’interpretazione intensa e toccante, che le è valsa la candidatura come miglior attrice protagonista ai David di Donatello e ai Nastri d’argento. “È piacevole ricevere questo premio alla carriera proprio nella terra da dove sono partita tanti anni fa”, ha commentato l’artista, originaria di Bari, “ed è bello che sia proiettato Rosa, in cui ho avuto il mio primo ruolo al cinema da protagonista assoluta. La regista ha dato un taglio speciale al personaggio e alla storia: la sfida, che abbiamo vinto secondo me, era raccontare in modo lieve e curioso una donna non più giovane, chiusa in se stessa dopo un lutto, che rinasce grazie all’incontro con altre donne, attraverso l’esplorazione della loro sessualità”.
Un percorso artistico costellato di successi
Reduce dal successo ottenuto al cinema con il film Diamanti di Ferzan Ozpetek e in tv con la serie di Rai 1 Libera (di cui è prevista una seconda stagione), Lunetta Savino ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di interpretare personaggi femminili forti e coraggiosi. Opere che hanno esaltato la forza e il coraggio femminili, Savino l’8 marzo è stata protagonista all’Ara Pacis di Roma con ‘Noi, soggetto imprevisto del mondo’, il recital in cui – con un contributo narrativo di Viola Lo Moro – ha dato voce ai potentissimi testi di Carla Lonzi, figura chiave del femminismo italiano.
Un impegno politico che affonda le sue radici nel movimento Se non ora quando, nato nel 2011: “Il movimento ha segnato un punto di svolta, è stato un periodo di scoperta, di approfondimento, un modo per impegnarsi insieme alle altre”, ha spiegato l’attrice. “Ho letto Carla Lonzi per ragionare su un pensiero importantissimo. È importante provare far conoscere la sua riflessione a un pubblico meno preparato su questa materia. Lonzi ha una scrittura complessa ma la sfida è riuscita”.
La lunga strada verso l’emancipazione femminile
Interrogata sulla strada ancora da percorrere per l’emancipazione femminile, Lunetta Savino ha sottolineato l’importanza di “raccontare le donne per far capire che possono fare la differenza rispetto ai mutamenti globali. E bisogna sottolineare il valore della differenza, non adottare un neutro che avvolge tutto”. L’attrice ha poi espresso il suo disappunto per le dichiarazioni di Ursula von der Leyen sul riarmo, evidenziando come anche una donna ai vertici europei possa sostenere politiche che perpetuano logiche maschili.
L’esperienza di Se non ora quando, pur essendosi persa a livello nazionale, ha lasciato un segno importante: “Abbiamo provato a ribaltare la narrazione usuale sulle donne. Per il 25 novembre ci inventammo la Giornata delle Leonesse, per celebrare le donne come protagoniste forti e divertenti. Fa gioco rappresentarci come vittime: sarebbe invece giusto per esempio raccontare anche gli aggressori. E gli uomini dovrebbero interrogarsi sul fenomeno della violenza, che non è solo patologia, è cultura”.
Progetti futuri tra scrittura e nuovi ruoli
Guardando al futuro, Lunetta Savino ha rivelato di essere al lavoro su un progetto cinematografico come autrice: “Sono profondamente attrice, ma mi piace molto la scrittura. C’è un progetto cinematografico a cui sto lavorando: ho tante idee, e se vuoi certi ruoli alla fine devi scriverteli da sola”. L’attrice ha inoltre espresso la sua difficoltà nel trovare ruoli interessanti in teatro, prevalentemente maschili, e ha sottolineato l’importanza di “stare fermi, non aver paura del vuoto”. In televisione, invece, ha evidenziato la presenza di “bei ruoli” e di una “nuova generazione di attrici grazie alle fiction”, auspicando che le storie da raccontare mettano sempre più al centro le donne, data la prevalenza del pubblico femminile.
Infine, Lunetta Savino ha ricordato con affetto il suo debutto teatrale con Glauco Mauri, esprimendo il desiderio di essere un esempio da seguire per le nuove leve di attori: “In teatro coinvolgo molto i giovani, l’ho fatto anche con La madre di Florian Zeller. Mi piace lavorare con i ragazzi, lo vedi come gli brillano gli occhi. Ora tocca a noi trasmettere il nostro sapere come ha fatto Mauri, che era un attore estremamente moderno, capace di guardare oltre i classici. Che dolore la perdita sua e di Roberto Sturno”.
Un’artista impegnata e poliedrica
Lunetta Savino si conferma un’artista a tutto tondo, capace di spaziare tra cinema, televisione e teatro con talento e passione. Il premio alla carriera Apulia Excellence è un giusto riconoscimento per un’attrice che ha saputo coniugare la sua professione con un forte impegno politico e sociale, diventando un punto di riferimento per il pubblico e un esempio per le nuove generazioni di attori.