
Un’istantanea inedita di Deimos
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha rilasciato le immagini più dettagliate mai ottenute di Deimos, una delle due lune di Marte. Questo risultato è stato possibile grazie al passaggio ravvicinato della sonda Hera, che ha sfruttato la gravità marziana per correggere la sua rotta verso la destinazione finale: la coppia di asteroidi Didymos e Dimorphos. Le immagini mostrano Deimos con colori vividi, che spaziano dall’azzurro al violetto e al rosso, rivelando una superficie scura e irregolare mai vista prima.
Un’opportunità scientifica unica
Mentre sfrecciava a 9 chilometri al secondo rispetto a Marte, Hera è riuscita a fotografare Deimos da una distanza di soli 1.000 chilometri. Questo passaggio ha permesso di osservare il lato nascosto della luna, quello che, come nel caso della nostra Luna, non è mai visibile da Marte. Deimos, con un diametro di poco più di 12 chilometri, si presenta ricoperta da uno spesso strato di polvere rossastra. La sua origine rimane un mistero: potrebbe essere un frammento derivante da un impatto su Marte o un asteroide catturato dalla gravità del pianeta.
Strumenti all’avanguardia in azione
Durante il flyby, sono stati attivati tre strumenti scientifici a bordo di Hera: una telecamera per immagini in bianco e nero nella luce visibile, uno spettrografo per analizzare la composizione minerale attraverso la rilevazione di una vasta gamma di colori, e una telecamera a infrarossi fornita dall’Agenzia spaziale giapponese (Jaxa) per misurare le temperature superficiali e rivelare le proprietà fisiche della luna. Michael Kueppers, ricercatore dell’ESA, ha sottolineato che si tratta della prima volta che questi strumenti vengono utilizzati su un oggetto celeste così piccolo e distante, anticipando risultati potenzialmente molto interessanti.
Verso nuove scoperte
La missione Hera è un passo importante per comprendere meglio il sistema marziano e la formazione dei corpi celesti nel nostro sistema solare. Le immagini e i dati raccolti da Hera su Deimos contribuiranno a svelare i segreti di questa piccola luna e a fornire nuove informazioni sull’evoluzione del sistema solare. La missione continua ora verso la sua destinazione finale, gli asteroidi Didymos e Dimorphos, che raggiungerà nel dicembre 2026.
Implicazioni e prospettive future
La missione Hera rappresenta un traguardo significativo nell’esplorazione spaziale, non solo per le immagini mozzafiato di Deimos, ma anche per il potenziale contributo alla comprensione dell’origine e dell’evoluzione del sistema solare. L’utilizzo di tecnologie avanzate e la collaborazione internazionale tra agenzie spaziali dimostrano come la scienza e l’ingegneria possano unirsi per superare i confini della conoscenza umana. Resta da vedere quali nuove scoperte ci riserverà Hera nel suo viaggio verso gli asteroidi Didymos e Dimorphos.