
Un omaggio a Bruce Lee e Tarantino nel cuore di Roma
Gabriele Mainetti, noto per il suo approccio innovativo e per aver saputo mescolare generi diversi nel cinema italiano, torna con ‘La Città Proibita’, un film che promette di essere un’esplosione di azione, amore e cultura. Ispirato dai film di Bruce Lee che lo hanno affascinato fin da bambino, Mainetti ha voluto trasporre l’arte marziale in un contesto urbano e multietnico come Piazza Vittorio a Roma. Il regista cita ‘L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente’ come precedente cinematografico, ma aggiunge un tocco personale e originale, omaggiando anche Quentin Tarantino e il suo ‘Kill Bill’.
Una storia d’amore e vendetta tra culture
‘La Città Proibita’ racconta la storia di Mei, una giovane cinese alla ricerca della sorella scomparsa a Roma. Il suo destino si incrocia con quello di Marcello, un cuoco che gestisce il ristorante di famiglia tra debiti e problemi personali. Insieme, dovranno affrontare pregiudizi culturali e nemici spietati, in una battaglia in cui l’amore e la vendetta si intrecciano in modo inestricabile. Il film esplora la convivenza tra diverse culture nella capitale, mostrando sia la bellezza dell’interculturalità sia le zone d’ombra e i traffici illegali che si nascondono dietro la facciata.
Yaxi Liu: un’eroina marziale con un cuore
Mainetti ha scelto Yaxi Liu come protagonista, attratta dalla sua esperienza nelle arti marziali e dalla sua capacità di esprimere emozioni profonde. Yaxi Liu, stuntwoman con esperienza in film come ‘Mulan’, ha conquistato il regista con la sua interpretazione di una scena drammatica che toccava la sua storia personale. La sua Mei è una ‘figlia ombra’, un personaggio che porta con sé il peso delle tradizioni e delle difficoltà affrontate dalle famiglie cinesi durante la politica del figlio unico.
Un film dalle lunghe gestazioni
Mainetti è noto per i suoi progetti ambiziosi e per i tempi di lavorazione non sempre brevi. ‘La Città Proibita’ è stato concepito nel 2022 e ha richiesto un anno di pre-produzione. Il regista promette che i prossimi film saranno realizzati in tempi più rapidi, ma nel frattempo il pubblico può prepararsi a un’esperienza cinematografica unica, che mescola azione, commedia e dramma in un mix esplosivo.
Un’opera che celebra l’interculturalità e l’emancipazione femminile
‘La Città Proibita’ si preannuncia come un film che va oltre il genere, affrontando temi importanti come l’interculturalità, l’emancipazione femminile e la ricerca della propria identità. Mainetti, con il suo stile inconfondibile, ci regala una storia coinvolgente e ricca di spunti di riflessione, ambientata in una Roma multietnica e affascinante.