
Un’analisi critica della riforma del Premierato
Nel suo libro ‘Perché no. Contrastare il premierato, riformare la Costituzione’ (Editrice Fare, pag. 45, €10,00), il giornalista Pier Paolo Gratton affronta il dibattito sulla riforma del Premierato, promossa dal governo Meloni, da una prospettiva storico-costituzionale. L’autore esprime forti preoccupazioni riguardo alla modifica di quattro articoli fondamentali della Costituzione (artt. 59, 88, 92 e 94), sostenendo che tale riforma rischi di compromettere la tutela e la rappresentanza di tutti i cittadini italiani.
La proposta di una nuova Costituente
In alternativa alla riforma del Premierato, Gratton propone la convocazione di una nuova Costituente, un’assemblea incaricata di affrontare in modo organico e radicale le questioni cruciali relative alla legge fondamentale italiana. L’autore sottolinea l’importanza di un approccio più ampio e partecipativo alla riforma costituzionale, che coinvolga tutte le forze politiche e tenga conto delle diverse esigenze e sensibilità presenti nella società italiana.
Un instant book che ripercorre il dibattito costituzionale
Il libro di Gratton, una sorta di ‘instant book’, raccoglie 13 articoli pubblicati tra il 2023 e il 2025 sul quotidiano friulano Messaggero Veneto. In questi articoli, l’autore analizza la genesi del progetto Meloni, critica le precedenti riforme costituzionali (D’Alema, Berlusconi, Renzi) e mette in discussione la modifica del ruolo del Presidente della Repubblica. Gratton invita a un ‘ripensamento complessivo’ da parte di tutte le forze politiche, sottolineando che la Costituzione è un patrimonio comune che tutela e organizza la vita di tutti i cittadini.
La Costituente: un modello di partecipazione e confronto
Gratton ricorda che il lavoro della Costituente, che portò alla stesura della Costituzione del 1948, durò un anno e mezzo e vide la partecipazione di costituzionalisti e politici di tutti gli schieramenti, animati da un acceso confronto tra diverse opzioni. L’autore ritiene che, se si vuole una modifica profonda della Carta costituzionale, sia necessario riprendere quel modello di partecipazione e confronto, evitando di limitarsi a semplici passaggi parlamentari.
Stabilità di governo e centralità del Parlamento
Gratton contesta l’idea che il Premierato sia necessario per garantire la stabilità dei governi, sostenendo che è sempre il voto popolare a determinare le maggioranze. L’autore propone soluzioni alternative per rafforzare la stabilità di governo e ridare centralità al Parlamento, oggi considerato da molti come un ‘mero votificio di decisioni prese altrove’. Gratton invita il centrodestra a non approfittare dell’ampia maggioranza ottenuta nel 2022 per stravolgere una Costituzione che è stata definita da più parti come ‘la più bella del mondo’.
Un dibattito costituzionale aperto e necessario
Il libro di Pier Paolo Gratton offre un contributo prezioso al dibattito sulla riforma costituzionale, fornendo un’analisi critica e approfondita delle proposte in campo e stimolando una riflessione più ampia e partecipativa sul futuro della nostra Carta fondamentale. La proposta di una nuova Costituente merita di essere presa in seria considerazione, al fine di garantire che la riforma costituzionale sia il risultato di un ampio consenso e risponda alle reali esigenze della società italiana.