
Un Sogno Marziale che Incontra Roma
Gabriele Mainetti, noto per la sua capacità di fondere generi e narrazioni inaspettate, torna sul grande schermo con ‘La Città Proibita’, un film che definisce come “l’inseguimento di un sogno”. Il regista, affascinato dalle arti marziali fin dall’infanzia grazie ai film di Bruce Lee, ha voluto portare questa passione nel cuore di Roma, creando un’opera che omaggia il cinema di genere e, al contempo, esplora le dinamiche interculturali della capitale.
Il film, in uscita il 13 marzo, è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside (gruppo Fremantle), Piperfim e Goon Films. Mainetti descrive ‘La Città Proibita’ come una commedia all’italiana contaminata dal kung fu, un genere che ha sempre ammirato e che ha voluto reinterpretare in chiave moderna e personale.
Piazza Vittorio: Crocevia di Culture e di Storie
L’ambientazione principale del film è Piazza Vittorio, un luogo simbolo della multiculturalità romana. Mainetti ha scelto questa location per far incontrare la cultura asiatica e quella occidentale, creando un contesto unico per una storia d’amore e di vendetta. “Ho fatto incontrare le due culture, asiatica e occidentale, nel luogo a Roma che rappresenta tutto questo, ossia l’interculturale multietnica Piazza Vittorio, al servizio di una storia d’amore, una relazione sentimentale”, spiega il regista.
Il film esplora anche un lato nascosto di Roma, una città sotterranea fatta di traffici illegali e bordelli cinesi, che si contrappone alla realtà multiculturale e vivace di Piazza Vittorio. Questa dualità è resa visivamente attraverso le riprese sotto i portici e nell’Esquilino, creando un’atmosfera suggestiva e ricca di contrasti.
Un’Eroina al Femminile che Rivoluziona gli Stereotipi
‘La Città Proibita’ si distingue per la presenza di un’eroina femminile, Mei, interpretata da Yaxi Liu, una stuntwoman esperta di arti marziali. Mainetti ha scelto di affidare il ruolo principale a una donna per spostare la prospettiva stereotipata sulle arti marziali e per raccontare una storia d’amore tra due culture diverse.
“Se avessi voluto fare un film classico con il protagonista maschile sarebbe stato poco interessante, qui è una storia d’amore anche tra due culture ed è il cibo a fare da trait d’union”, afferma Mainetti, sottolineando l’importanza del cibo come elemento di connessione tra i personaggi e le loro culture. Il regista non nasconde la sua ammirazione per Quentin Tarantino e il suo ‘Kill Bill’, a cui rende omaggio con la figura di Mei, una guerriera determinata e indipendente.
Un Cast Corale per una Storia di Amore e Vendetta
Accanto a Yaxi Liu, il film vanta un cast di attori italiani di talento, tra cui Enrico Borello, Sabrina Ferilli e Luca Zingaretti. La trama ruota attorno a Mei, una ragazza cinese alla ricerca della sorella scomparsa, e Marcello, un cuoco che gestisce il ristorante di famiglia tra i debiti e l’assenza del padre. Quando i loro destini si incrociano, Mei e Marcello si trovano a combattere contro antichi pregiudizi culturali e nemici spietati, in una battaglia in cui la vendetta si intreccia con l’amore.
Mainetti ha sottolineato l’importanza della scelta di Yaxi Liu come protagonista: “Volevo una protagonista vera, e quando ho conosciuto Yaxi Lui che da quando ha 5 anni pratica le arti marziali e ne ha fatto il suo lavoro, essendo stuntwoman anche di film importanti come il disneyano Mulan, non ho avuto dubbi”.
Un Mix Riuscito di Generi e Culture
‘La Città Proibita’ promette di essere un film originale e coinvolgente, capace di মেশ generi diversi e di esplorare le dinamiche interculturali della società contemporanea. L’ambientazione romana, la presenza di un’eroina femminile e la passione di Mainetti per le arti marziali sono gli ingredienti di un’opera che potrebbe sorprendere e conquistare il pubblico.