
Un Memoriale Artistico Partecipativo in Piazza Maggiore
Bologna si appresta a commemorare la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, fissata per il 18 marzo, con un’iniziativa artistica di grande impatto emotivo e partecipativo. Un’opera d’arte su tela, estesa per ben 100 metri, diventerà il fulcro di una serie di eventi che si svolgeranno nel cuore della città, in Piazza Maggiore.
L’iniziativa prenderà il via domenica 16 marzo, quando la piazza principale di Bologna si trasformerà in un laboratorio artistico a cielo aperto. Dalle 9 del mattino fino alle 18, rappresentanti delle istituzioni locali, operatori sanitari in prima linea, membri delle forze armate, volontari di diverse associazioni e, soprattutto, i familiari delle vittime, saranno invitati a partecipare attivamente alla creazione dell’opera. Il loro compito sarà quello di riscrivere i nomi delle persone scomparse a causa della pandemia su lenzuola donate dagli ospedali cittadini, trasformando così un simbolo di dolore e malattia in un memoriale di speranza e ricordo.
Le lenzuola, man mano che verranno riempite con i nomi delle vittime, saranno cucite insieme sul posto, dando vita a una tela unica e commovente. A fare da sfondo a questa composizione collettiva, ci saranno visi stilizzati realizzati dall’Atelier del Fienile, sotto la guida artistica di Trap, che aggiungeranno un ulteriore livello di umanità e profondità all’opera.
Un Programma di Tre Giorni Ricco di Eventi e Riflessioni
La commemorazione delle vittime del Covid-19 a Bologna non si limiterà alla sola creazione dell’opera d’arte. L’iniziativa si articolerà su tre giornate, offrendo ai cittadini diverse opportunità di riflessione e condivisione.
Lunedì 17 marzo, presso la sede del Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana, si terrà un incontro dal titolo evocativo: ‘La salute ci rende liberi’. Protagoniste di questo momento di dialogo saranno due figure di spicco del panorama scientifico italiano: la professoressa Ilaria Capua, virologa e ricercatrice di fama internazionale, e la professoressa Maria Paola Landini, microbiologa e virologa. A moderare l’incontro sarà Gigi Riva, giornalista e scrittore, che guiderà le due esperte in una riflessione sul valore della salute e sulla sua importanza per la libertà individuale e collettiva.
Il culmine delle celebrazioni si raggiungerà martedì 18 marzo, quando l’opera d’arte realizzata dai bolognesi verrà esposta in tutta la sua maestosità in Piazza Maggiore. A partire dalle ore 16, la tela, che porterà con sé i nomi delle 4.488 vittime del Covid-19, sarà distesa dalla Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio fino al Crescentone della piazza. In questo toccante gesto simbolico, l’opera sarà sostenuta e portata da operatori sanitari, volontari delle associazioni promotrici e semplici cittadini, in un abbraccio ideale che coinvolgerà l’intera piazza e tutti i partecipanti.
Alle ore 17, si terranno gli interventi del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e dei rappresentanti degli enti patrocinanti l’iniziativa. A chiudere la giornata, alle ore 18, sarà la fisarmonica di Giuliano Tedeschi, che con le sue note accompagnerà il ricordo e l’omaggio alle vittime.
Un’Iniziativa Promossa con Coinvolgimento e Sensibilità
Il programma delle iniziative è stato presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Comune di Bologna. A illustrare i dettagli dell’evento sono stati l’assessora al bilancio, Roberta Li Calzi, il direttore Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, il direttore assistenziale Irccs Policlinico Sant’Orsola, Stefano Durante, e Roberto Pignoni, della Croce Rossa Italiana.
Al termine della conferenza stampa, i presenti hanno voluto dare un primo contributo all’opera d’arte, scrivendo i nomi delle vittime su un lenzuolo, in un gesto di partecipazione e vicinanza alle famiglie colpite dalla perdita.
Un Ricordo Collettivo per Superare il Dolore
L’iniziativa promossa a Bologna rappresenta un esempio significativo di come l’arte e la partecipazione civica possano contribuire a elaborare il lutto collettivo e a rafforzare il senso di comunità. La creazione di un’opera d’arte condivisa, che coinvolge istituzioni, operatori sanitari e cittadini, testimonia la volontà di non dimenticare le vittime del Covid-19 e di trasformare il dolore in un messaggio di speranza e resilienza.