
Un viaggio nella storia e leggenda della parola
Roberto Vecchioni, noto cantautore, scrittore, poeta e professore, si appresta a pubblicare il suo nuovo libro, ‘L’orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola’, edito da Piemme e in uscita il 25 marzo. In questo lavoro, Vecchioni intraprende un viaggio affascinante alla scoperta della parola, considerata dall’autore come l’unica vera invenzione umana, a differenza delle scoperte che, secondo lui, erano già presenti nell’universo e attendevano solo di essere rivelate.
Vecchioni, figura poliedrica e intellettuale di spicco nel panorama culturale italiano, ha lasciato un segno indelebile nella musica con canzoni iconiche come ‘Samarcanda’ e ‘Luci a San Siro’. La sua carriera è stata arricchita dall’impegno nell’insegnamento del greco e latino, e dalla sua presenza come ospite fisso nel programma ‘In altre parole’ di Massimo Gramellini su LA7, dove ha saputo condividere il suo amore per la lingua e la cultura classica con il grande pubblico.
Un approccio non convenzionale alla linguistica
Vecchioni descrive il suo libro come un’opera che si discosta dall’approccio accademico e metodico della linguistica tradizionale. Lungi dall’intenzione di presentare un trattato rigoroso e incomprensibile ai più, l’autore si propone di far innamorare il lettore della parola, svelando la sua essenza più intima e profonda.
“Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero,” afferma Vecchioni, sottolineando il suo intento di offrire una prospettiva personale e appassionata sulla materia. Il libro nasce da anni di riflessioni, appunti sparsi, ricerche notturne e confronti, un vero e proprio “gioco famelico a sapere e chiarire” che ha portato l’autore a scoprire la “vera essenza” della parola.
La parola come codice di emozioni
Vecchioni sottolinea come le parole siano un “groviglio logico di foni”, suoni che riflettono l’uomo e che, una volta compresi, rivelano le emozioni e le commozioni nostre e degli altri. La sua passione per la parola lo ha portato a una “ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali”, un’esperienza totalizzante che ha alimentato il suo desiderio di esplorare sempre più a fondo il suo significato e la sua potenza.
Attualmente, Roberto Vecchioni continua a condividere il suo sapere come docente di ‘Contemporaneità dell’antico’ all’Università Iulm di Milano, un ruolo che gli permette di coniugare la sua passione per la cultura classica con la riflessione sul mondo contemporaneo.
Un invito all’amore per la lingua
‘L’orso bianco era nero’ si preannuncia come un’opera che va oltre la semplice analisi linguistica, trasformandosi in un vero e proprio atto d’amore verso la parola. Vecchioni, con la sua prosa poetica e il suo approccio anticonvenzionale, invita il lettore a riscoprire la bellezza e la potenza della lingua, svelandone i segreti e le infinite possibilità espressive. Un libro che promette di arricchire il nostro rapporto con le parole e con il mondo che ci circonda.