
Un omaggio al secolo d’oro dell’opera italiana
Il progetto “Genova e l’Ottocento” prende il via con un evento di grande prestigio al Teatro Carlo Felice. Venerdì, alle ore 20:00, il teatro si trasformerà in un palcoscenico per celebrare il secolo d’oro dell’opera italiana, un’epoca che ancora oggi risuona nell’immaginario collettivo. L’iniziativa, promossa dal Comune di Genova, vuole rendere omaggio al profondo legame tra la città e la musica lirica, un legame che ha visto Genova accogliere e ispirare alcuni dei più grandi compositori dell’Ottocento.
Stelle della lirica sul palco del Carlo Felice
La serata vedrà esibirsi tre voci di spicco del panorama lirico internazionale: il soprano Maria Agresta, il tenore Francesco Demuro e il baritono Gabriele Viviani. Ad accompagnare questi talentuosi artisti non sarà l’Orchestra del Teatro, ma il pianista Michele D’Elia, che con la sua maestria saprà dare risalto alle sfumature e alle emozioni delle arie selezionate. La scelta di un accompagnamento pianistico permetterà di creare un’atmosfera più intima e raccolta, esaltando la bellezza delle voci e la profondità delle composizioni.
Verdi e Genova: un legame indissolubile
Ad arricchire ulteriormente la serata, una conversazione a cura di Raffaele Mellace, docente presso l’Università di Genova, che esplorerà i rapporti tra Genova e Giuseppe Verdi. Il compositore, infatti, visse molti inverni a Genova a partire dal 1867, ottenendo anche la cittadinanza onoraria. Inizialmente, Verdi prese in affitto un appartamento nel Palazzo Sauli di Carignano, condividendo la dimora con il direttore d’orchestra Angelo Mariani. Successivamente, si trasferì a Palazzo del Principe, dove compose parte del “Falstaff”, opera attualmente in scena al Carlo Felice. La conferenza di Mellace offrirà un’occasione per approfondire il contesto culturale in cui si è sviluppata la produzione verdiana e per scoprire aneddoti e curiosità sul legame tra il compositore e la città.
Un programma musicale ricco di emozioni
Il concerto proporrà una selezione di brani tratti dalle opere di tre dei maggiori esponenti dell’Ottocento musicale italiano: Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. In apertura, il pubblico potrà ascoltare «Ardir!… Voglio dire… lo stupendo Elisir», dall’Elisir d’amore di Donizetti, un’aria che celebra la gioia e la spensieratezza dell’amore. A seguire, verranno eseguiti alcuni brani dai più celebri titoli verdiani, tra cui Otello, La traviata, Simon Boccanegra e Luisa Miller, opere che hanno segnato la storia della musica e che continuano ad emozionare il pubblico di tutto il mondo. In chiusura, il concerto omaggerà Giacomo Puccini con due brani tratti dal suo repertorio, a suggellare un percorso ideale attraverso le emozioni e le passioni dell’opera italiana ottocentesca.
Le parole delle istituzioni
“Con questo concerto inaugurale al Teatro Carlo Felice di Genova intendiamo celebrare il secolo d’oro della stagione operistica italiana così come viene percepita dal grande pubblico ancor oggi”, ha dichiarato il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi. “Un omaggio doveroso se pensiamo ai diversi palcoscenici dedicati alla lirica nella Genova ottocentesca e alla scelta di Verdi di legarsi saldamente proprio alla nostra città, in cui trovò collaborazioni, stimoli e ispirazione”. Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice, ha aggiunto: “Il concerto Genova nell’800 propone una selezione di brani in un percorso ideale che racconta la storia dell’opera italiana ottocentesca attraverso i lavori di tre dei suoi maggiori esponenti: Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini”.</p
Un’occasione per riscoprire il patrimonio culturale genovese
L’iniziativa del Comune di Genova rappresenta un’importante occasione per valorizzare e riscoprire il ricco patrimonio culturale della città, con particolare attenzione al legame con la musica lirica e con figure di spicco come Giuseppe Verdi. Il concerto inaugurale al Teatro Carlo Felice, con la partecipazione di artisti di fama internazionale, promette di essere un evento di grande spessore artistico e culturale, capace di coinvolgere e appassionare il pubblico genovese e non solo.