
Un Anno di Difficoltà per Volkswagen: Calo degli Utili e Vendite in Declino
Il 2024 si è rivelato un anno impegnativo per il gruppo Volkswagen, con una diminuzione di quasi un terzo degli utili. Le vendite globali hanno subito una contrazione di oltre il 3%, attestandosi a circa nove milioni di veicoli. Nonostante un fatturato in crescita dell’1%, raggiungendo i 325 miliardi di euro, l’azienda ha dovuto affrontare un aumento generalizzato dei costi e una significativa flessione delle vendite nella regione Asia-Pacifico, con un calo del 12%.
L’amministratore delegato Oliver Blume e il direttore finanziario Arno Antlitz non hanno nascosto le difficoltà incontrate. “È stato un anno impegnativo”, ha ammesso Blume, mentre Antlitz ha aggiunto: “Non possiamo essere soddisfatti”.
Obiettivi Ambiziosi e Investimenti Strategici per il Futuro
Nonostante le sfide, Blume ha delineato un obiettivo ambizioso per il futuro: “Entro il 2035 vogliamo essere il pivot globale della tecnologia automobilistica”. Per raggiungere questo traguardo, il gruppo prevede di lanciare trenta nuovi modelli entro il 2030. Tuttavia, il percorso si preannuncia in salita, e le previsioni per quest’anno sono improntate a un moderato ottimismo, con un aumento del fatturato previsto del 5%. Antlitz ha precisato che queste previsioni non tengono conto di eventuali nuove limitazioni al commercio, come i dazi minacciati da Donald Trump.
Gli investimenti subiranno una flessione, passando dai 180 miliardi di euro mobilitati tra il 2024 e il 2028 a 165 miliardi per il periodo 2025-2029. Nonostante ciò, Blume ha sottolineato la solidità dell’azienda e la sua capacità di affrontare le sfide dei diversi mercati regionali.
La Sfida del Mercato Cinese e le Strategie di Rilancio
La Cina rappresenta una sfida cruciale per Volkswagen, con una concorrenza in aumento significativo. L’azienda prevede una ripresa in questo mercato solo a partire dal 2026. Per affrontare questa sfida, Volkswagen ha già avviato una collaborazione tra Audi e Saic, si prepara a lanciare due nuovi modelli Audi e ha pianificato una grande offensiva con nuovi modelli a partire dal 2026.
Riorganizzazione in Europa e Flessibilità sull’Elettrico
Per quanto riguarda l’Europa e la Germania, Blume ha elogiato l’accordo con i sindacati siglato alla fine dello scorso anno, che prevede una riduzione del personale di 35.000 unità entro il 2030 senza licenziamenti. L’azienda punta a dare il tempo necessario per apprezzare gli effetti di questa riorganizzazione.
Nei prossimi anni, Volkswagen lancerà il modello di auto elettrica a ventimila euro, intende proseguire la diffusione dei punti di ricarica e mettere in sicurezza la fornitura di materie prime per le batterie. Tuttavia, sull’elettrico sono emersi segnali contraddittori. Sebbene Blume affermi che “resta la tecnologia del futuro, sulla quale stiamo puntando”, riconosce la necessità di “flessibilità”, il che significa che il gruppo per ora non rinuncerà al motore tradizionale. Sulla scia dell’annuncio di Porsche di volersi concentrare anche sul motore a combustione, Blume ha dichiarato che questa sarà la politica di tutti gli altri marchi Volkswagen. Anche per gli obiettivi di CO2, l’azienda punta a una maggiore flessibilità, con Antlitz che ha ammesso che raggiungere l’obiettivo per il 2025 non è possibile.
Un Equilibrio Precario tra Innovazione e Tradizione
Volkswagen si trova in un momento cruciale, bilanciando la necessità di innovare con le sfide economiche e di mercato. La flessibilità nell’approccio all’elettrificazione potrebbe essere una mossa strategica per affrontare le incertezze del mercato, ma l’azienda dovrà dimostrare di poter competere efficacemente sia nel settore dei veicoli elettrici che in quello dei motori a combustione. La ripresa nel mercato cinese sarà determinante per il successo del piano di rilancio.