
Almeida beffa Vingegaard sul traguardo in quota
Joao Almeida (UAE Team Emirates) ha vinto la quarta tappa della Parigi-Nizza, la Vichy-Loge des Gardes, al termine di una frazione combattuta e condizionata dal maltempo. Il portoghese ha preceduto di un soffio il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), aggiudicandosi la vittoria in volata sull’arrivo in salita. Almeida ha dimostrato grande forza e astuzia, resistendo agli attacchi di Vingegaard e piazzando l’affondo decisivo negli ultimi metri.
Maltempo protagonista, tappa neutralizzata
La tappa è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche avverse, con grandine e neve che hanno costretto gli organizzatori a neutralizzare temporaneamente la corsa. Il gruppo è stato fermato a circa 45 chilometri dal traguardo a causa del maltempo intenso. Dopo una sospensione di circa quindici minuti, la corsa è ripresa a 28 chilometri dall’arrivo, mantenendo i distacchi preesistenti tra i vari gruppi.
Vingegaard nuovo leader, ma non risparmia critiche
Nonostante il secondo posto nella tappa, Jonas Vingegaard è balzato al comando della classifica generale, scalzando lo statunitense Matteo Jorgenson (Visma Lease a Bike), suo compagno di squadra. Tuttavia, il due volte vincitore del Tour de France non ha nascosto il suo disappunto per la gestione della tappa da parte degli organizzatori. “Non è piaciuta a nessuno questa corsa, avrebbe dovuto essere fermata”, ha dichiarato Vingegaard. “Tremavamo tutti, i freni non funzionavano bene. Penso che avrebbero dovuto fermarci.”
Il finale di gara
Dopo la ripartenza, Vingegaard ha tentato un attacco solitario a circa 2.5 km dal traguardo, ma Almeida è stato bravo a non lasciarlo scappare e a riprenderlo negli ultimi metri, superandolo di un solo secondo. Questo successo permette ad Almeida di confermarsi come uno dei talenti più promettenti del ciclismo mondiale, capace di competere con i migliori anche nelle tappe di montagna.
Sicurezza e competizione: un equilibrio difficile
Le critiche di Vingegaard sollevano un tema cruciale nel ciclismo: il bilanciamento tra la necessità di garantire la sicurezza dei corridori e il desiderio di portare a termine la competizione. La decisione degli organizzatori di neutralizzare la tappa anziché interromperla completamente è stata oggetto di dibattito, evidenziando la complessità di gestire eventi sportivi in condizioni meteorologiche estreme. Trovare un compromesso che tuteli la salute degli atleti senza snaturare la natura agonistica della gara è una sfida costante per gli organizzatori.