
Un Carnevale all’insegna della gioia e un tour italiano in arrivo
Toquinho, il leggendario chitarrista e cantautore brasiliano, ha da poco concluso i festeggiamenti del Carnevale nel suo paese, ma è già pronto a ripartire per un tour che lo riporterà in Italia. A maggio, il pubblico italiano avrà l’opportunità di celebrare con lui i suoi 60 anni di carriera, un traguardo che testimonia la sua passione e il suo talento ineguagliabile.
Le date del tour italiano sono le seguenti:
- 18 maggio: Napoli, Teatro Trianon di Viviani
- 19 maggio: Cagliari, Teatro Massimo
- 21 maggio: Padova, Gran Teatro Geox
- 22 maggio: Milano, Teatro Arcimboldi
- 23 maggio: Catania, Teatro Metropolitan
- 25 maggio: Roma, Auditorium Parco della Musica
Un artista senza nostalgia, proiettato verso il futuro
Nonostante la sua lunga e illustre carriera, Toquinho non si lascia intrappolare dalla nostalgia. “La vita cambia, uno cresce, si fanno cose nuove: quello che abbiamo fatto in Italia è nella memoria collettiva, ma io uso il passato per vivere il futuro”, afferma con entusiasmo. La sua filosofia è quella di guardare avanti, di sperimentare e di migliorarsi costantemente, senza preoccuparsi di seguire le mode del momento.
Dalla Bossa Nova alla collaborazione con i grandi della musica italiana
Toquinho è stato un protagonista della rivoluzione della Bossa Nova, frequentando i grandi della musica brasiliana. Negli anni ’70, fuggendo dalla dittatura insieme a Chico Buarque e Vinicius De Moraes, ha fatto scoprire all’Italia quel mondo da realismo magico in musica. Grazie alla collaborazione con Sergio Bardotti e Ornella Vanoni, ha inciso dischi che sono entrati nella storia della musica italiana.
Con Vinicius De Moraes ha inciso 16 album e scritto più di 120 canzoni, tra cui brani immortali come Aquarela (originariamente Aquarello, scritta con Maurizio Fabrizio), Tristeza e Samba de Orly. Dopo la morte di Vinícius nel 1980, Toquinho ha proseguito la sua carriera da solista, collaborando con nomi di fama mondiale come Buarque e Ennio Morricone (per l’album Per un Pugno di Samba).
Un legame speciale con l’Italia
Nato a San Paolo in Brasile il 6 luglio 1946, Toquinho è di origini italiane e con il nostro Paese ha un rapporto speciale. Ha collaborato con Sergio Endrigo, Luis Bacalov e Fred Bongusto, dando vita a canzoni come La Voglia La Pazzia, Samba della Rosa, Senza Paura e Samba per Vinícius, tutte cantate insieme a Ornella Vanoni. “Io non vivo nel passato, è il passato che vive in me”, racconta Toquinho, sottolineando l’importanza dei legami che lo legano all’Italia, anche quelli nuovi.
Una carriera costellata di successi e riconoscimenti
Nella sua lunga carriera, Toquinho ha registrato 90 dischi, composto oltre 450 brani e tenuto circa 15.000 concerti in tutto il mondo. È stato anche sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo nella serata delle cover per suonare “La voglia, la pazzia” di Vanoni accanto a Gaia, che non a caso ha la mamma brasiliana.
Numerosi i riconoscimenti vinti dall’artista nel corso della sua carriera, tra cui due Latin Grammy nel 2012 e 2021.
Uno spettacolo che racconta una storia musicale senza tempo
“Sono ancora sul palcoscenico perché ho fatto tante cose, io continuo a studiare, ma la mia sfida non è fare le cose che funzionano ma migliorarmi, non sono preoccupato di essere moderno”, sottolinea Toquinho. “Jobim diceva ‘anni fa ero più vecchio’, io mi sento più giovane di quando ero giovane perché ho continuato a suonare. E così porto in giro uno spettacolo che racconta la mia storia musicale senza nostalgia, racconta quello che sono adesso”.
Un’icona della musica che continua a ispirare
Toquinho è un artista che ha saputo attraversare le generazioni, mantenendo intatta la sua passione e la sua creatività. Il suo legame con l’Italia è profondo e duraturo, e il suo tour rappresenta un’occasione imperdibile per celebrare la sua musica e la sua arte. La sua capacità di guardare al futuro senza dimenticare il passato è un esempio per tutti noi, e la sua musica continua a ispirare e a emozionare il pubblico di tutto il mondo.